RED - Il Leviatano (Italian Edition) by L. F. Koraline

RED - Il Leviatano (Italian Edition) by L. F. Koraline

autore:L. F. Koraline
La lingua: ita
Format: epub
editore: Youcanprint Self-Publishing
pubblicato: 2017-01-16T23:00:00+00:00


CAPITOLO 24

Tre giorni e mezzo dopo firmo la mia lettera di dimissione.

Finalmente posso uscire da questo posto.

Solo di notte avevo il mio conforto. A mezzanotte lui era da me e ci rimaneva fino alle prime luci dell’alba.

Ha corrotto abilmente gli infermieri. Nessuno ha potuto dirgli di no, ma come abbia fatto a convincerli tutti non ha voluto confessarmelo.

Berry dovrà restare ancora qualche giorno in ospedale.

Sono scesa a trovarlo, ma non ha voluto parlarmi. Ha detto che parleremo faccia a faccia non appena sarà dimesso e che subito dopo dirà tutto ai miei genitori.

So che sarà dura affrontarli, così come sarà dura affrontare l’alta società a cui darò materiale sufficiente per i prossimi mesi. Ho assicurato loro almeno un anno di sollazzamento e di chiacchiericcio da salotto.

Le loro tazze di tè fumante, i loro pasticcini al burro e limone, tonnellate di sigarette bruciate, la mia love story con il mandriano colorerà il loro lungo e freddo inverno.

Tutte le mie angosce spariscono nel momento stesso in cui mi stringo a lui. Viene a prendermi in macchina, allegro e bello più che mai.

«La mia principessa torna a casa», sussurra aprendo la porta della sua baita di legno.

Leviathan

mi

sorprende

con

un

accenno

di

scodinzolamento. Sembra davvero felice di vedermi e io non potrei desiderare di essere in altro posto se non qui con loro.

«Ora devi riposare».

«Ma io sto benissimo».

«Sei appena stata dimessa. Non ti permetterò di affaticarti.

Vado in città a prendere qualcosa da mangiare. Stasera cucinerò per te».

«Sei un bravo cuoco?»

«Pessimo direi, ma voglio impegnarmi. Voglio coccolarti».

«Come sta il tuo braccio?»

«Potrei sollevarti e tenerti stretta a me per un giorno intero», dice sorridendo, mentre solleva il braccio e lo piega mostrandomi un bicipite da supereroe.

«Ti ho mai detto che mi piaci da morire?», sussurro avvicinandomi alla sua bocca.

«Mmmmh, lasciami pensare…», corruga la fronte e si passa il pollice sulle labbra. Un gesto capace di mandarmi il cervello in tilt totale.

«Direi di sì, ma non posso affermalo con assoluta certezza».

«Allora ascoltami bene! Mi piaci da impazzire. Mi piace come mi guardi. Mi piace come mi parli, mi piace come mi accarezzi. Mi piace sentirti recitare Shakespeare e mi piace vederti suonare il violino. Mi piace la sicurezza che mi dai.

Mi piace quando mi dici: “Ci penso io a te”, perché, subito dopo quella frase, accade sempre qualcosa di speciale. Mi piace il modo in cui riesci a farmi sentire viva. Mi piace il tuo corpo da gigante. Mi piace l’odore di sandalo dei tuoi capelli. Mi piace come mi baci e mi piace il tuo alito profumato di liquirizia. A proposito… Io amo profondamente la liquirizia».

Sorride soddisfatto della mia dichiarazione e si avvicina con fare ferino. Mi tuffo sul suo collo e affondo le mani fra i suoi capelli. Sciolgo la sua crocchia e inizio a raccogliere tutti i capelli in una coda, senza mai smettere di guardarlo. Mi fermo solo quando sono troppo stanca di restare ferma e in equilibrio sulle punte dei piedi.

«Mi piace sapere che sei mia. Tu ora mi appartieni, principessa».

«Voglio essere tua per sempre. Portami al fiume stanotte».



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