Red Love by Kady Cross

autore:Kady Cross [Cross, Kady]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
pubblicato: 2012-05-23T22:00:00+00:00

Capitolo tredici

Quando riaprì gli occhi, Finley si trovò circondata da un mare di visi preoccupati, e il più preoccupato era quello di Jasper. Jack Dandy, notò, era anche lui lì, ma non si protendeva su di lei come gli altri. Stava vicino alle corde con sguardo severo.

«Tutto a posto?», domandò Griffin guardandola preoccupato.

Finley annuì. «A parte che potrei morire per l’imbarazzo». A essere onesta, comunque, in quel momento si sentiva parte del gruppo – come se la preoccupazione che mostravano la rendesse una di loro.

La tensione sul volto di Griffin si trasformò in un sorriso. «Non sapevo che tu e Jasper vi stavate allenando. Avrei dovuto aspettare o annunciarmi prima di entrare».

Lei si girò verso Jasper. «Sapevo che avrei fatto meglio a non staccarvi gli occhi di dosso». E poi aggiunse: «Vorrei alzarmi, adesso».

Griffin le offrì la mano mentre gli altri si tiravano indietro. Erano tutti raggruppati, eccetto l’ospite in nero. È a Dandy che andò l’attenzione di Finley, una volta che fu in piedi.

«Mr Dandy», disse. «Che cosa ci fate qui?»

«È un piacere rivederti, Miss Jayne», rispose l’allampanato ragazzo con la sua consueta maniera laconica. «Le mie scuse per aver interrotto l’allenamento, ma desideravo conoscere le tue condizioni di salute dopo la scorsa notte».

Tutti gli occhi si puntarono su Finley, che arrossì. «Sto abbastanza bene, vi ringrazio. Sono terribilmente dispiaciuta di aver dato spettacolo».

Lui alzò le spalle. «A me piace un po’ di spettacolo». Tenne lo sguardo su Finley un po’ più a lungo di quanto la decenza consentisse, poi si voltò verso Griffin. «E volevo portare a sua grazia un dono».

Tutta l’attenzione si spostò allora su Griffin, cosa di cui Finley fu molto sollevata.

«Mr Dandy mi ha detto di aver ricevuto una strana consegna al suo indirizzo di Whitechapel la scorsa notte». Griffin rivolse un rapido sguardo al suo ospite. «Qualcuno ha depositato la statua di cera rubata di sua maestà la regina Vittoria sui gradini di casa sua».

«Quella poveretta era in mutande», aggiunse Dandy. «Ammetto che avrebbe causato parecchia agitazione questa mattina se non mi fossi accorto di aver dimenticato qualcosa e fossi andato a prenderlo».

«C’era un messaggio attaccato alla statua», raccontò Griffin, aprendo un foglio piegato di carta costosa. «Dice: “Un ringraziamento per aver ingegnosamente risolto il nostro ‘problema’ comune. Vostra F.J.”».

Tutti allora fissarono Finley. Avrebbe fatto lo stesso anche lei se avesse potuto. Restò a bocca spalancata. «Pensate che io abbia rubato la regina da Madame Tussauds e l’abbia lasciata mezza nuda sui gradini di Mr Dandy?». Era grottesco – e abbastanza plausibile da farle paura.

Griffin le porse il biglietto. «È scritto sulla mia carta da lettere. Vedi la filigrana?».

Finley alzò la carta in controluce e vide lo stemma dei Greythorne impresso nella filigrana. «Non è la mia scrittura», gli disse. E non lo era.

«Magari è la scrittura del vostro amico», insinuò Sam a denti stretti.

Naturalmente pensava il peggio di lei, comprese Finley con tristezza. Pensava il peggio di chiunque.

«La mia scrittura rimane la stessa chiunque io sia», si difese accorgendosi però di quanto dovesse

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