Risacralizzare il cosmo by Ervin Laszlo

Risacralizzare il cosmo by Ervin Laszlo

autore:Ervin Laszlo [Laszlo, Ervin]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2019-06-13T00:00:00+00:00


CAPITOLO 9

La “storia del Metaverso”: dove la scienza incontra lo spirito

Christian de Quincey

In ogni istante un enorme mistero si erge di fronte a noi: l’esistenza stessa del mondo. Il filosofo tedesco Martin Heidegger individuò proprio questo mistero quando pose quella che probabilmente è la più profonda domanda della filosofia: “Perché c’è qualcosa invece che il nulla?”

Secondo molte grandi tradizioni spirituali, il mondo delle “cose” emerse da un precedente regno del nulla o dal Vuoto. Tutto quello che vediamo (rocce, oceani, montagne, alberi, pesci, rane, lucertole, uccelli, cani, scimmie e persone, e ciascuno di noi che osserva e partecipa a questo grandioso spettacolo), tutto questo scaturì dal Vuoto, dal nulla. Questo è in effetti il grande mistero.

Come ebbe inizio tutto questo? Dove stiamo andando? E come? All’inizio, si dice, non vi fu inizio. Poi, da nessun luogo e da nessun tempo, l’universo materiale esplose nella creazione tramite ciò che i moderni cosmologi definiscono Big Bang. Dal “nulla” nacque l’universo. Ma poiché lo scaturire di qualcosa dal nulla è logicamente assurdo, abbiamo bisogno di rivedere la nostra comprensione di “nulla” per capire ciò che le tradizioni spirituali definiscono “vuoto pieno”, quello che la scienza moderna chiama campo di energia del punto zero. Unendo questi concetti, Laszlo ci offre la nozione di un Metaverso semi-eterno o magari del tutto eterno. Parlandoci del Metaverso, Laszlo si riferisce alla fonte dell’universo manifesto, che comprende informazioni e coscienza oltre che energia (come vedremo nelle prossime pagine). Il Metaverso dà vita all’intero spettro della realtà: il mondo delle entità fisiche (fisiosfera); il mondo dei sistemi viventi (biosfera); il mondo delle informazioni (infosfera); oltre alla “noosfera”, il mondo della mente e delle creazioni immaginative; e, forse, la “teosfera”, il mondo delle anime e degli spiriti.

Evoluzione: emerge qualcosa di nuovo. L’intero Metaverso è impegnato in una danza perpetua di involuzione ed evoluzione. Essa inizia dal nulla, dal dominio del puro potenziale (forse equivalente a ciò che alcune tradizioni definiscono “spirito”). Il Metaverso quindi si getta nel proprio gioco creativo mettendo in essere un ciclo ricorrente di universi da big bang a grandi “sgranocchiamenti” finali.

Ma poiché il Metaverso è oltre lo spazio e il tempo (che non esistono fino a un Big Bang), il suo potere generativo di “emanazione e ritorno” si verifica al di fuori del tempo; è una sequenza non tanto cronologica, quanto logica: potremmo chiamarla “onvoluzione” o dispiegamento dell’essere.

E dato che il Metaverso è senza tempo, si verifica in ogni istante al di fuori del tempo: l’intero “processo” di “efflusso” e “riflusso” (come lo definì Plotino) accade proprio ora. La trama intera della storia del Metaverso è disponibile in qualsiasi momento.

La storia dell’universo è un’altra cosa. Essa si dispiega nel tempo, ed è davvero un’evoluzione (dal latino e (“fuori”) e volvere (“rotolare”). Il nostro mondo, l’universo fisico in cui ci troviamo, entrò nella storia cosmica nell’istante del Big Bang, quando ebbe inizio il tempo. Tutto iniziò in quella palla di fuoco primordiale, e la meraviglia è che nonostante quello che dovette essere un inizio estremamente caotico, la



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