Rivoluzione o libertà? Conversazione con Otmar Hersche by Max Horkheimer

autore:Max Horkheimer [Horkheimer, Max]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Filosofia
ISBN: 9788868024239
editore: Pgreco
pubblicato: 2022-03-14T23:00:00+00:00

HERSCHE:

Con questo abbiamo tracciato una linea ideale, anche se molto sommaria, del suo pensiero. Come ricorderà, abbiamo incominciato con alcune notizie biografiche, ma ci siamo fermati agli anni della sua emigrazione oltre oceano. Lei però dall’America è ritornato in Europa, è divenuto rettore dell’Università di Francoforte ed è stato di nuovo direttore dell’Istituto di Ricerca Sociale ricostituito in Francoforte stessa.

HORKHEIMER:

Sì, ritornai in Europa con un certo numero di amici. Noi credevamo di poter essere utili alla Germania più di quanto non potessimo esserlo in quel momento all’America. Questa mia convinzione, che mi accompagnò nel mio viaggio di ritorno in Europa, era condivisa pienamente da uomini di prim'ordine del mondo culturale e politico americano. Se non m’illudo, un po’ di bene alla Germania l’abbiamo fatto, e in questo l’Università e l’intera città di Francoforte ci hanno aiutato moltissimo, meritando tutta la mia gratitudine. Più tardi però partii per la Svizzera. Io sento molto affetto per la Svizzera: già prima che il nazionalsocialismo conquistasse il potere avevo fondato a Ginevra una filiazione dell’Istituto, e le autorità svizzere mi avevano dato un appoggio decisivo. Allora i miei genitori rimasero in Germania, anche dopo la vittoria del nazismo; mio padre si rifiutò di abbandonare la Germania. Quando io, scrivendogli dall’America, lo pregavo di trasferirsi una buona volta in un altro Stato, egli mi rispondeva sempre: «Rimango in Germania; la nostra famiglia risiede in Germania da molto tempo e ha abitato questa terra molto prima che vi abitasse la famiglia del signor Hitler». Fu allora che mi inviò l’albero genealogico della famiglia, che risale fino alla Guerra dei Trent’Anni. Ma quando già era imminente la guerra, dieci o quindici giorni prima dello scoppio del conflitto, mi scrisse: «Ora vorrei andarmene, poiché penso che stia per incominciare un’altra guerra, e questa volta non potrei sopportare quest’esperienza qui in Germania». Mandai in gran fretta in Germania un avvocato svizzero mio amico, e dopo tre giorni mio padre e mia madre ottennero il visto d’entrata per la Svizzera. E in Svizzera, a Berna, sono ora sepolti. Sono troppo legato ormai a questo Paese, e perciò, conclusa la mia attività ufficiale per limiti d’età, sono ritornato in Svizzera. Per quanto riguarda l’Istituto, dirò soltanto che esso è di nuovo vivo e vitale a Francoforte, ed è guidato da uomini dai quali vorrei augurarmi almeno una cosa: che si sforzino di condurlo innanzi mirando a un fine comune, e in pieno accordo.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.