Robot NDR113 by Isaac Asimov & Robert Silverberg

autore:Isaac Asimov & Robert Silverberg
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
pubblicato: 1992-01-02T15:58:22+00:00

13

Dopo la morte della Signorina Piccola, Andrew provò una sensazione di sconforto che non lo lasciò per settimane. Chiamarlo “dolore” forse sarebbe stato esagerato, pensò, dato che sospettava che nei suoi circuiti positronici non vi fosse alcuna sensazione che corrispondesse con esattezza all’emozione umana con quel nome.

Eppure non aveva alcun dubbio che era possibile far risalire quanto lo affliggeva esclusivamente alla scomparsa della Signorina Piccola. Non riusciva a quantificare quella sensazione. Una certa difficoltà nei processi mentali, un’insolita goffaggine nei movimenti, un senso di generale squilibrio nei suoi ritmi: era questo che percepiva, ma sospettava che nessuno strumento sarebbe stato in grado di registrare alcuna variazione di rilievo nelle sue capacità.

Per alleviare questa sensazione che non voleva chiamare “dolore”, si immerse nelle ricerche sulla storia dei robot e, giorno dopo giorno, il suo manoscritto prese a crescere.

Un breve prologo fu sufficiente per trattare del concetto di “robot” nella storia e nella letteratura: l’uomo di metallo degli antichi miti greci, gli automi immaginati da ingegnosi narratori quali E.T.A. Hoffman e Karel Čapek, e altre fantasie del genere. Andrew riassunse in poche frasi le vecchie storie, e non ne parlò più. Era il “robot positronico” – il vero robot, quello autentico – che gli interessava più di ogni altra cosa.

Così Andrew passò rapidamente all’anno 1982 e alla creazione della United States Robots and Mechanical Men da parte del suo visionario fondatore, Lawrence Robertson. Gli sembrava quasi che stesse rivivendo quella storia mentre raccontava dei primi anni di esperimenti in ampie stanze che un tempo avevano ospitato dei magazzini e, dopo innumerevoli tentativi, del primo e clamoroso successo ottenuto con la costruzione del cervello positronico in platino-iridio. L’ideazione e lo sviluppo delle Tre Leggi indispensabili; i primi trionfi del direttore delle ricerche, Alfred Lanning, nella progettazione di unità robotiche mobili, maldestre e voluminose e incapaci di parlare, ma abbastanza versatili da riuscire a interpretare ordini umani e a selezionare la migliore risposta fra le alternative possibili. A queste, seguirono i primi esemplari dotati di parola, all’inizio del ventunesimo secolo.

Poi Andrew passò ad avvenimenti la cui descrizione gli creava qualche fastidio: il periodo immediatamente successivo, quello in cui la reazione negativa degli esseri umani si era manifestata con l’isteria e il terrore dei nuovi robot e con una serie di leggi che proibivano l’uso del lavoro robotico sulla Terra. Poiché allora la miniaturizzazione del cervello positronico era ancora in fase di sviluppo e gli esemplari abbisognavano di complessi sistemi di raffreddamento, le prime unità mobili dotate di parola avevano dimensioni enormi – alte più di tre metri e mezzo; erano mostri goffi e spaventosi che avevano risvegliato la paura umana degli esseri artificiali – che ricordavano Frankenstein, il Golem e un vasto assortimento di altri incubi.

Il libro dedicava tre interi capitoli al periodo in cui il timore dei robot aveva raggiunto l’apice. Furono capitoli estremamente difficili da scrivere, che toccavano direttamente il tema dell’irrazionalità umana: un argomento che, per Andrew, era praticamente impossibile da comprendere.

Si confrontò con esso come meglio poté, cercando in ogni

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.