Roma Arena Saga. La rivincita (eNewton Narrativa) (Italian Edition) by Simon Scarrow

autore:Simon Scarrow
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
ISBN: 9788854160934
pubblicato: 2013-10-07T22:00:00+00:00

Capitolo sei

«Psst! Svegliati».

Ancora addormentato, Pavone si stiracchiò sulla stuoia sottile nel suo cubicolo. Era crollato non appena le guardie avevano richiuso la porta, sfinito dalla stressante giornata di combattimento. Quando si alzò a sedere, sentì dolore in ogni muscolo del corpo. Socchiuse gli occhi nell’oscurità e vide una figura accucciata nei pressi della porta, negli occhi penetranti il riflesso della luce lunare che filtrava attraverso una fessura nel muro. Sotto il mantello erano appena visibili le larghe strisce sulla tunica di fine fattura. Pavone riconobbe la faccia dell’anziano senatore ritardatario che aveva visto prendere posto nelle gallerie quella mattina. L’uomo lo fissava a sua volta, grattandosi il mento con aria pensierosa.

«Siano ringraziati gli dèi. Pensavo fossi morto».

«Chi sei?», chiese in tono stanco Pavone.

Il senatore lo squadrò dalla testa ai piedi e fece un’espressione soddisfatta. «Vedo che hai messo su una forma perfetta. Tito diceva sempre che un buon romano si riconosce da quanta importanza dà al valore dell’esercizio fisico. Non come quei mollaccioni che circolano oggi, sempre pronti a riempirsi la pancia nelle taverne. Tieni». Il senatore fece passare un fagotto di tessuto attraverso le sbarre, controllando con occhio circospetto il corridoio fiocamente illuminato per assicurarsi che nessuno lo vedesse. «Del cibo. Per aiutarti a rimetterti in forze».

Pavone si affrettò ad afferrare il pacchetto dalle mani dell’anziano senatore. Il tessuto era ancora caldo. Aprendolo, la sua pancia emise un borborigmo: tra le gambe gli caddero alcuni pezzi di pane raffermo e carne cotta. Sulle prime il giovane esitò a gettarsi sul cibo. Risollevò gli occhi sul senatore come per valutarlo velocemente.

«Ti ho visto combattere stamattina», proseguì l’uomo. «Devo dire che è stato uno spettacolo impressionante, e lo dice uno che non ha mai avuto la passione per gli sport gladiatori».

«Siamo in due, allora».

«Probabilmente ti starai chiedendo per quale motivo mi sia preso il considerevole disturbo di far visita al figlio di un legato caduto in disgrazia. Mi chiamo Numerio Porcio Lanato», affermò il senatore in tono imponente. Pavone notò che aveva la sgradevole abitudine, tipica di tutti i senatori, di rispondere a una domanda diversa da quella posta.

«Buon per te, Porcio Lanato», rispose il giovane.

«Il mio nome non ti dice nulla?», chiese Lanato.

Notando lo sguardo vuoto sulla faccia del giovane gladiatore, Lanato giunse le mani sotto il mento e finalmente iniziò a spiegarsi. «Ero un amico di tuo padre, quando era ancora agli inizi della sua carriera, nel periodo in cui Tito era un semplice tribuno militare e io un governatore di provincia. Al tempo era tutto diverso, ma io e Tito eravamo molto amici. Forse ti avrà parlato di me».

«Non che io ricordi».

Lanato abbozzò un sorriso. «Al momento della tua nascita, io ero già tornato a Roma. Devo ammettere che rimasi deluso quando tuo padre decise di proseguire la carriera militare invece di seguirmi al senato. Tito sarebbe diventato un politico eccezionale… ma ha sempre preferito la spada allo stilo. Proprio come suo figlio, sembrerebbe».

«Non ho avuto esattamente possibilità di scelta. Claudio mi ha condannato a morire da gladiatore dopo che Tito è stato ucciso.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.