Roseanna (Martin Beck Mysteries) by unknow

autore:unknow
La lingua: eng
Format: epub
ISBN: 9781471317408
Amazon: 1471317404
editore: BBC Books
pubblicato: 2012-12-06T00:00:00+00:00

“È lei,” disse ancora il Sovrintendente.

“Oh, Dio,” disse Kollberg.

La donna con le labbra viola entrava in campo da sinistra, con sorriso tutto denti. Una visione d’insieme, che escludeva soltanto la bandiera della società di navigazione e la torre del Municipio. Macchie bianche. Tremolìo della luce. Ombre brunastre. Buio.

Le luci si riaccesero e un uomo in giacca bianca fece capolino dall’uscio.

“Un secondo solo, eh? C’è qualcosa che non va nel proiettore.” Ahlberg si girò a guardare Martin Beck.

“Sta’ a vedere che ha preso fuoco ed è bruciato,” disse Lennart Kollberg, che era un lettore del pensiero.

In quello stesso momento, le luci si spensero.

“Vediamo di mettere a fuoco, ora, ragazzi,” disse il Sovrintendente della Contea.

Altre vedute della città, le schiene dei turisti, il Ponte Ovest. Onde dalla cresta spumosa, la bandiera svedese, una regata. Poi una lunga sequenza della signora Bellamy, con gli occhi chiusi, che prendeva il sole su una sdraio.

“Osserviamo bene lo sfondo,” disse il Sovrintendente della Contea.

Martin Beck riconosceva diverse persone, nel film; nessuna di esse era Roseanna McGraw.

Le chiuse di Sòdertalje, un ponte stradale, un ponte ferroviario. L’albero della nave visto dal basso, con la bandiera che svettava leggermente nella brezza contro il eie-Io azzurro. Un motopeschereccio che avanzava carico di pesce, qualcuno che faceva ‘ciao’. Lo stesso motopeschereccio visto da poppa, il profilo della signora Bellamy sulla destra dell’immagine.

Oxelòsund vista dall’acqua, il campanile moderno contro il cielo, le acciaierie con le ciminiere fumanti. Il film si sollevava e ricadeva a tempo con il rollìo morbido del battello e aveva una diffusa tonalità verdognola.

“II tempo è meno bello, ora,” osservò il Sovrintendente della Contea.

L’intero schermo grigio pallido, poi un brusco sussulto dell’obiettivo, parte del ponte di comando, completamente deserta. La bandiera della Città di Gothenburg, bagnata e flaccida, sulla prua che si scorgeva in distanza. Il timoniere, che stava scendendo da una scaletta, tenendo in equilibrio un vassoio.

“Cos’è, qui?” domandò il Sovrintendente della Contea.

“Sono al largo di Havringe,” spiegò Martin Beck. “Più o meno verso le sei di sera. Si sono fermati a causa della nebbia.” Un’inquadratura da poppa del ponte coperto, sdraio deserte. Luce grigia, umida. Niente passeggeri.

L’obiettivo verso destra, poi, con un lieve spostamento, di nuovo al centro. Roseanna McGraw sulla scaletta che saliva dal ponte A, sempre a gambe nude e con i sandali ma con un leggero impermeabile di plastica infilato sopra il vestito e una sciarpa sui capelli. Oltre la scialuppa, dritto verso l’obiettivo, sguardo fuggevole e indifferente al fotografo, volto calmo e disteso, poi fuori campo, verso destra. Rapido spostamento dell’obiettivo e di nuovo Roseanna McGraw vista di spalle, con i gomiti sul parapetto, il peso del corpo appoggiato sul piede destro, sulla punta del piede, intenta a grattarsi la caviglia sinistra con la mano destra.

A ventiquattr’ore circa dalla morte. Martin Beck tratteneva il respiro. Nella stanza nessuno parlava. La donna di Lincoln svanì mentre macchie bianche invadevano lo schermo. Il film era terminato.

Altro rotolo di pellicola, e ora la nebbia era scomparsa. Un sorriso forzato di labbra violacee. Immagini di una coppia anziana allungata sulle sdraio, con coperte sulle ginocchia.

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