Sai dove...? by Borghingordi

Sai dove...? by Borghingordi

autore:Borghingordi [Borghingordi]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Sonzogno
pubblicato: 2023-03-22T16:02:50+00:00


Monte Argentario

DOVE MANGIARE

Ristoro La Sorgente: 15-20 euro a persona; ristorante situato in cima al monte con vista mozzafiato sulla laguna di Orbetello; ottima la cucina, Andre consiglia calorosamente le pappardelle al cinghiale.

Trattoria Lo Sfizio, a Porto Santo Stefano: 25-40 euro a persona; una delle osterie meno appariscenti, ma in assoluto quella in cui abbiamo mangiato meglio; tra le loro numerose proposte, noi raccomandiamo il tonno porchettato.

Ecco un altro di quei luoghi che, oltre a essere bellissimo, per noi ha anche un valore sentimentale: a monte Argentario, infatti, Andre ha trascorso quasi ogni estate della sua infanzia. E perciò ha voluto portarci Cri il prima possibile, per mostrarle tutte le chicche e i posti segreti che conosceva, specialmente i più romantici.

La nostra base è stata Porto Santo Stefano, lo stesso paesino in cui la nonna di Andre ha ancora una casa; siamo partiti in un weekend d’estate, che naturalmente è la stagione migliore per visitare l’Argentario. Il programma prevedeva tanto mare durante il giorno e tanti tramonti, aperitivi e borghetti la sera.

La spiaggia più rinomata è senza dubbio la Feniglia: 7 chilometri di sabbia finissima all’interno di una riserva naturale. È quasi tutta libera (ci sono stabilimenti solo alle due estremità) ed è perfetta per le famiglie con bambini, dato che il fondale è molto basso. Se avete voglia di una giornata di puro relax o se amate le passeggiate in riva al mare, è il posto che fa per voi.

Noi, invece, abbiamo preferito esplorare calette un po’ più selvagge e isolate (anche perché per Andre sarebbe stato troppo banale portare Cri nel lido più famoso).

Per cominciare, abbiamo scelto la spiaggia della Cacciarella: una piccola insenatura sabbiosa tra due scogliere, poco fuori Porto Santo Stefano. Ci si arriva percorrendo un sentiero abbastanza impervio, immerso tra rocce e piante. L’acqua era stupenda e miracolosamente, a parte noi, non c’era nessuno. Dato che è tutto lasciato allo stato naturale, non ci sono chioschetti, ed è quindi indispensabile portarsi acqua e cibo: noi ci siamo mangiati i nostri panini al sacco guardando il mare, riparati dall’ombra di un grande masso (e Andre si è subito guadagnato dieci punti).

Dopo un lungo bagno, siamo tornati a casa per prepararci alla serata – che per prima cosa, stando alle promesse di Andre, prevedeva «il tramonto più bello di tutto l’Argentario». Ci siamo fermati alla curva Buozzi, sulla strada panoramica di Porto Santo Stefano, da cui effettivamente si gode di una meravigliosa vista sul paesaggio circostante. Ahinoi, il tramonto non era al suo meglio quella sera, perché il cielo era coperto – ma per fortuna di Andre, Cri era troppo innamorata per accorgersene (altri dieci punti per lui).

Estasiati da una cena a base di pappardelle al cinghiale, abbiamo poi fatto una passeggiata sul lungomare dei Navigatori di Porto Santo Stefano, e siamo arrivati fino al molo (dove, per chi fosse interessato, non mancano mai yacht da favola da ammirare).

Il giorno dopo, siamo ripartiti alla scoperta di un’altra spiaggia solitaria: cala del Gesso, che deve il suo nome alle antiche cave presenti in questa baia.



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