Scusate la polvere by Paolo Patui

autore:Paolo Patui [Patui, Paolo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Paolo Patui; Scusate la polvere. Cimiteri, sospiri e piccoli miracoli; Udine; Bottega Errante Edizioni; cimitero; San Vito; tombe; epitaffi;
editore: Bottega Errante Edizioni
pubblicato: 2020-02-15T16:00:00+00:00

Acqua passata

Quasi non la riconoscevo. Si è fatta bionda. La faccia è senza trucco e gli unici addobbi neri che le sono rimasti addosso sono le unghie e la rosa tatuata sul braccio. «Prof!» mi ha chiamato con la bocca piena di chewing gum. «Lo ha letto il libro?».

Sawana è fatta così. Non conosce preliminari o convenevoli. Riprende ogni storia dal punto in cui l’ha lasciata. «Sì, bellissimo grazie! Ne ho persino regalato una copia a un custode di cimiteri».

«Fichissimo! Quale cimitero?».

«Quello dove andrò a farmi seppellire».

«Ma allora ci ha pensato davvero alla sua tomba?».

«La smettete di interessarvi tutti alla mia tomba?».

«Tutti chi?».

«C’è tempo per pensarci. Spero di restare vivo fino a quando tu non la smetterai di masticare chewing gum!».

«Allora mi sa che vivrà a lungo».

«Appunto. Per le tombe c’è tempo».

«Lo diceva anche Isa Bluette. O i Meroni: Pierluigi e Gigi».

Ha ragione. E come loro l’avranno detto anche Paola Gonzato o Giacomo Valent. E tanti altri. Troppi. Per farla contenta le dico che mi piacerebbe ci fosse vicino alla mia tomba una panchina. Per chi vorrà sedersi e pensare agli affari suoi. Le chiedo se ha notizie del gruppo di restauro del cimitero di Trieste.

«Niente da fare. Non mi hanno presa. Meglio così. Potrei andare in Ghana. Ho scoperto che là ci sono dei cimiteri da sballo».

Bolla di chewing gum, virgolette con le dita.

Sospiro: «In Ghana?».

«Sì. Laggiù c’è tutto un modo strano di seppellire. Bisogna andarci proprio nel cuore, tipo vicino alle sorgenti del Volta. Le persone vengono sepolte in bare che riproducono il loro lavoro o qualcosa che amavano nella vita. Non so: sei un uomo d’affari e ti mettono dentro alla carcassa di una Mercedes. Sei un barcaiolo e finisci dentro a un’enorme piroga. Se invece hai la sfortuna di essere un becchino, capiti dentro a una bara normale. Oppure ti infilano in una Bibbia gigante se eri religioso. Lei la vorrebbe una Bibbia come bara?».

«Semmai il Vangelo».

«Che differenza c’è?».

«Te lo spiego un’altra volta. E comunque per trovare tombe così non serve andare fino in Ghana. Ti piaceva il Buondì Motta?».

«È un tipo di gomma da masticare nuovo?».

«Lascia perdere. Era solo per dirti che al Monumentale di Milano Angelo Motta si è fatto costruire una tomba di famiglia a forma di panettone».

«Ma allora il libro lo ha letto sul serio!» mi dice facendo scoppiare una bolla di chewing gum.

La guardo severo. Ma lei spiega: «È perché mi piacerebbe che la mia bara fosse una grande bolla di chewing gum. Intatta. Immobile. Trasparente».

«Lo sai che nelle periferie di Accra ci sono i più grandi cimiteri di rifiuti elettronici del mondo?».

«Ci mettiamo pure quelli nella tesina?».

«Che tesina?».

È tutto partito da lì. Primo giorno di scuola del nuovo anno scolastico. Sawana è venuta a cercarmi. Non era e non è una mia allieva, ma mi si è fiondata addosso con la scusa della sua tesina di maturità. Titolo: Cimiteri nel mondo. Se la potevo aiutare. Per carità le ho detto. E poi che tesina è? A chi vuoi che interessi? Con che materie si collega?

«È per quello che mi serve il suo aiuto» ha risposto.

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