Short Stories in Italian by Short Stories in Italian

autore:Short Stories in Italian
La lingua: eng
Format: epub
ISBN: 9780141959412
editore: Penguin Books Ltd
pubblicato: 2010-03-01T00:00:00+00:00

Women by the Pool

SANDRA PETRIGNANI

Translated by Sharon Wood

Donne in piscina

Da qualche giorno ha ripreso a fare ginnastica. Indossa un body nero attillato, scaldamuscoli1 avana. Lega i capelli in cima alla testa e ripete gli esercizi consigliati da un settimanale.2 È agile, esegue senza sforzo piegamenti e contorsioni, e mentre li esegue si osserva. Scruta a distanza ravvicinata le ginocchia che ha tirato sotto il mento, le gambe inarcate al di sopra dello sguardo. Da un certo punto di vista trentanove anni sono pochi, ma dal punto di vista di chi sta facendo ginnastica sono quelli che sono, scritti nella consistenza molle della pelle.

Lo dice alle amiche sul bordo della piscina. Hanno qualche anno meno di lei, ma già sanno lo strazio incredulo di dover convivere con le piccole rughe del viso, fili bianchi fra i capelli e il ventre che, quando sono distese a prendere il sole, non scava più un declivio sotto la stoffa tesa dello slip, ma forma una morbida collina a semicerchio intorno all’ombelico. ‘È proprio questo che piace agli uomini,’ sostiene Gabriella l’esperta, ‘questi segni di femminilità matura. Io mi sento più bella adesso di quando avevo vent’anni.’ Ed elargisce la solita lezione sul fatto che l’età non è questione anagrafica, ma quella che ci si sente, e le altre ridacchiano, dicono pigramente ‘Sì, va bene,’ si girano sugli asciugamani, tirano su i capelli, espandono tutt’intorno profumo d’abbronzante. La radiolina di Paola diffonde la musica facile dell’estate. ‘Come si sta bene,’ pensa Valeria e le si stringe il cuore per l’emozione. In autobus, poco prima, è stata felice in un modo simile per un fatto altrettanto irrilevante. Una ragazza seduta difronte portava un paio di jeans scoloriti, istoriati con le firme degli amici e fra le firme una frase di sconcertante ottimismo: ‘La parola fine non esiste.’ La parola fine non esiste, ripete fra sé Valeria e le viene da ridere, partecipe per un momento dell’incoscienza dell’essere. ‘Sono ottimista, oddio come sono ottimista oggi,’ dice ad alta voce. Laura le sorride. Gabriella accende una sigaretta, si siede all’indiana con il viso verso il sole, cerca di strapparsi con le dita un pelo che spunta dal costume. Non ci riesce,3 chiede: ‘Nessuna di voi ha un paio di pinzette?’ Ma non è proprio una domanda, è quasi una constatazione, e infatti continua cambiando discorso: ‘Quando avevo ventitré anni stavo con uno che ne aveva quaranta. Il suo corpo mi faceva impazzire, un corpo da ragazzo a vederlo, asciutto, esercitato in palestra. L’età la riconoscevi solo toccandolo. Non gliel’ho mai detto, ma era proprio questo a piacermi, sentire la pelle svuotata, soltanto appoggiata sugli strati più profondi, non aderente come quando si è giovani. Com’è la nostra adesso insomma,’ e scoppia in una risata provocante che fa ridere anche le altre. Nella domenica di fine luglio la piscina condominiale è deserta e silenziosa. All’ombra degli alberi sta seduta una coppia di anziani coniugi. Sono vestiti identici, osserva Valeria, una camicetta chiara a mezze maniche e pantaloni grigi. No, lei ha una gonna, e le scarpe basse con i lacci, all’inglese.

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