Solo per te by M. Leighton

autore:M. Leighton [Leighton, M.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Bad Boys Trilogy - vol. 1
ISBN: 978-88-541-6861-9
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2016-01-20T16:00:00+00:00

20

Cash

Non riesco a tenere le mani a posto mentre usciamo dal bar. Non come dovrei, in ogni caso. Olivia è un passo avanti a me, le poso la mano alla base della schiena. La sento contorcersi al contatto. Non è un semplice brivido: si contorce, letteralmente. Come se l’avessi colpita con una piccola scossa elettrica. Come se anche lei stesse provando quello che sto provando io. E sono pronto a scommettere qualsiasi cosa che è proprio così.

È consapevolezza sessuale. È attrazione. È eccitazione. Ha fatto la sua scelta. Non deve dirmelo, non deve neppure ammetterlo a se stessa: in ogni caso, le cose stanno così. Lo sento.

La accompagno fino alla macchina. La mia moto è parcheggiata proprio di fronte. Si ferma poco prima di arrivarci.

«Tu guidi questa?», chiede, puntando su di me quei grandi occhi.

«Sì», dico, e poi aggiungo con una smorfia: «Ma non sei per niente sorpresa, o sbaglio? Non è quello che fanno i bad boy? Correre sulle moto, spezzare i cuori?».

Il suo sorriso è debole. «Suppongo di sì».

Si volta e fa il giro per aprire la macchina. Apre il cofano.

Non avrei dovuto dirlo.

Prendo i fili che ho portato con me e li collego alle batterie della macchina e della moto.

«Basterà a farla ripartire?»

«Dovrebbe. Perché non provi?».

Osservo Olivia che si infila dietro il volante per fare un tentativo. Il motore non si accende; fa solo uno scatto singhiozzante.

Scuote la testa ed esce. «Non funziona».

«Credi?», la stuzzico.

Lei inclina la testa e mi fulmina con un’occhiata.

Dannazione, è adorabile.

«Il motivo è estremamente semplice: a quanto pare è l’alternatore, non la batteria».

Si accascia contro la portiera. «Oddio! È una cosa costosa, vero?», mormora.

«Non è economica. Ma conosco un tizio». Lo dico con la mia migliore imitazione di un boss della mala.

Lei alza gli occhi e sorride. «Quei contatti con i poco di buono, vero? Non è che mi farai finire in un pilone di cemento, no?»

«Il rischio c’è», rispondo, impassibile.

Vedo un’espressione perplessa solcarle il volto. Non ha capito se sto scherzando.

«Prendi le tue cose. Ti porto a casa. Chiederò al mio amico di venire a prendere la macchina e domattina ci inventeremo qualcosa». Sembra indecisa, picchietta le dita contro la portiera. «Per un po’ starà benissimo qui. Non credo che qualcuno la porterà via».

Sbuffa. E poi sembra imbarazzata di aver sbuffato. «Mi farebbe quasi un piacere».

«Ehi, se vuoi conosco un tizio…», dico.

Scoppia a ridere. Adoro la sua risata. Mi fa venire voglia di farle il solletico. Distesa su un letto. Nuda. Sopra di me.

Senza ulteriori discussioni, richiude la macchina e si avvicina alla mia moto. Scrolla le spalle. «E adesso?»

«Non sei mai salita su una moto?»

«No».

«E come diavolo facevi allora a stare con dei bad boy?», le chiedo, fingendomi scandalizzato.

«Si vede che ho sbagliato tutto».

Salgo sulla moto e afferro il casco. «No, è solo che non hai ancora incontrato il bad boy giusto».

Le sue guance si colorano leggermente. Voglio baciarla. Di nuovo. E lo farò. Solo, non adesso.

«Mettiti questo e sali», dico, passandole il casco. Obbediente, se lo infila in testa e poi alza una gamba per salire.

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