Stati Uniti on the road con bimbe a bordo. Viaggio a sud-ovest nei grandi parchi tra California, Arizona, Utah e Nevada by Serena Puosi

Stati Uniti on the road con bimbe a bordo. Viaggio a sud-ovest nei grandi parchi tra California, Arizona, Utah e Nevada by Serena Puosi

autore:Serena Puosi [Puosi, Serena]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: viaggi con bambini;Los Angeles;San Francisco;Death Valley;Yosemite;Las Vegas;Route 66;Big Sur;Horseshoe Bend;Antelope Canyon;viaggi in famiglia;travel blogger;Stati Uniti;on the road;California;Arizona;Utah;Nevada;viaggi;bambine;figlie
editore: Goware
pubblicato: 2022-10-15T00:00:00+00:00


11. Death Valley

There’s a big, a big hard sun

Beating on the big people

In a big hard world.

Hard Sun – Eddie Vedder

La sveglia è di buon mattino, ci aspetta un tratto abbastanza lungo in macchina per condurci a una tappa su cui nutro diversi dubbi, la Death Valley. Le mie perplessità dipendono dal fatto che non so cosa aspettarmi – c’è chi l’ha amata, chi è rimasto indifferente, chi ha patito troppo caldo per apprezzarla – e dalla paura che le bimbe soffrano le temperature feroci di queste vallate roventi. Lo scopriremo solo vivendo: saliamo in macchina e puntiamo il navigatore su uno degli ingressi del parco, sentendomi preventivamente in colpa per trascinare le nostre figlie in imprese al limite.

Uno degli aspetti più incredibili di questo viaggio sono i passaggi repentini da un paesaggio all’altro e, considerando che fino a questa tappa siamo sempre rimasti in California, lo stupore per la varietà della natura aumenta. Lungo la strada da Bishop alla Death Valley, il parco nazionale più grande degli Stati Uniti se si esclude l’Alaska, le montagne e il verde lasciano spazio al deserto, che si fa paesaggio lunare, quasi fantascientifico.

L’area del parco si estende su 1,34 milioni di ettari, passando da dune di sabbia altissime a distese di sale sotto il livello del mare, dalle rocce colorate e cangianti dei canyon a vere e proprie montagne. La Death Valley è il luogo degli estremi: è il luogo più caldo e asciutto d’America, le precipitazioni in media arrivano a cinque centimetri all’anno e, come abbiamo potuto sperimentare sulla nostra pelle, le temperature estive raggiungono i 49 °C (noi sul cruscotto siamo arrivati a leggere 117 gradi Fahrenheit, che corrispondono a circa 47 gradi Celsius). L’altro aspetto incredibile della Death Valley sono le altitudini del parco: si va dal punto più basso del parco, Badwater Basin, a 86 metri sotto il livello del mare, fino al picco di Telescope Peak coi suoi 3.368 metri in un’altalena di salite e discese tra i panorami extraterrestri del deserto.

Prima di visitare la “Valle della Morte”, che in italiano suona in maniera ancora più sinistra, le raccomandazioni non sono mai troppe e questo non fa che aumentare l’ansia per quello che ci aspetta. Il caldo torrido impone di affrontare la visita con scorte di acqua e magari anche di integratori. Prima di partire conviene controllare l’aria condizionata a bordo, il liquido della macchina e riempire il serbatoio di benzina prima di entrare nel parco, perché rimanere a secco tra le dune sperdute potrebbe rivelarsi fatale. È vero che all’interno del parco è possibile fare rifornimento di carburante in tre punti, a Furnace Creek, Panamint Springs Resort e Stovepipe Wells Village, ma preferiamo non correre il rischio.

La visita alla Death Valley consiste nello spostarsi a bordo del proprio veicolo tra le tappe più belle all’interno di un deserto sconfinato. C’è chi azzarda anche dei trekking a proprio rischio e pericolo, evitando le ore più calde della giornata, ma l’avvertimento che si legge sui vari siti è che



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