Storia segreta dell'antica Grecia by Fiorella Fiocca

Storia segreta dell'antica Grecia by Fiorella Fiocca

autore:Fiorella Fiocca [Fiocca, Fiorella]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2023-10-27T07:26:49+00:00


Atene ci riprova

Dopo il me mnesikakein, Atene aveva vissuto una svolta politica moderata. A seguito della pace di Antalcida, i sostenitori più convinti della necessità di uno scontro a oltranza con Sparta erano stati messi a margine della vita politica e anche condannati: la linea che si era imposta, portata avanti da generali come Ificrate, Timoteo figlio di Conone e Cabria, era di un cauto interventismo, che potesse contare su una solida rete di alleanze.

Da tempo Atene si era rimessa in campo per ripristinare i rapporti con gli ex alleati. Trasibulo, in una di queste operazioni, aveva anche trovato la morte, nel 388 a.C., ma l’egemonia spartana aveva creato così tanti problemi che, nonostante i precedenti, molte città avevano preferito stringere una serie di trattati bilaterali con gli ateniesi, in particolare Tebe, Chio, Bisanzio, Rodi, addirittura Metimna e Mitilene. Su queste alleanze poggiarono le premesse per la fondazione della cosiddetta seconda Lega navale attica.

La nuova lega sorse nel 378 a.C., giustificata dall’aggressione di Sfodria. Senofonte, ateniese ma grande sostenitore di Sparta, tace, ma possiamo ricostruire i vari passaggi grazie al ritrovamento epigrafico dell’atto che ne sancì la fondazione, chiamato decreto di Aristotele dal nome del proponente che lo presentò all’ekklesia. Il testo dimostra come gli ateniesi avevano saputo far tesoro delle esperienze proprie e altrui: Atene voleva allontanarsi tanto dal suo ingombrante passato quanto dal modello spartano attuale. L’alleanza nasceva con scopo difensivo contro l’imperialismo spartano, letteralmente «affinché i Lacedemoni lascino che i greci vivano in pace liberi e autonomi», cioè «governandosi con la costituzione che si vuole, senza ricevere guarnigioni né accogliere governatori né pagare tributo»50.

Atene si impegnò da subito a distanziarsi dai suoi errori, e nel decreto appaiono sanzioni dure per le eventuali infrazioni: qualsiasi conquista di terre degli alleati sarà processata e punita dal sinedrio della Lega. L’odiosissimo phoros non veniva neanche nominato, e al suo posto appariva una più equilibrata syntaxis, cioè un contributo volontario. Le decisioni militari non spettavano alla città egemone ma al sinedrio comune, che includeva i rappresentanti di tutti gli alleati, i quali, comunque, rimasero sempre intorno ai settanta, meno della metà dei centocinquanta del passato.

La partecipazione alla nuova Lega era molto appetibile. Atene offriva la salvaguardia delle istituzioni cittadine contro l’imposizione di decarchi e armosti, ma anche un aiuto molto più pratico contro i pirati che vagavano per il Mediterraneo, sostegno che Sparta non era riuscita a garantire alle popolazioni e ai mercanti minacciati. Nel frattempo gli ateniesi, deposti i sogni di gloria passati, ne approfittavano per una necessità immediata. La flotta ricostruita da Conone con l’aiuto persiano era piccola e, dopo vent’anni, un po’ vecchiotta: grazie alle syntaxeis, sarebbe tornata a contare quattrocento navi. L’imperialismo democratico non poteva più esistere, ma Atene sapeva ancora sfruttare bene il suo ascendente politico.



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