Terreni di caccia: Hidden Sins #2 by Katee Robert

autore:Katee Robert
La lingua: ita
Format: epub
editore: Hope Edizioni
pubblicato: 2020-06-15T00:00:00+00:00

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Martedì 20 giugno

13:34

Non ottennero altro da Ruth Garcia, anche se la donna promise che avrebbe chiamato se le fosse venuto in mente qualcosa di utile. Vic non si aspettava che lo facesse. Era preoccupata per la figlia, giustamente, ma con la sequenza di domande che le aveva posto, Vic aveva aperto uno squarcio su qualcosa che continuava a ronzargli in testa. Era possibile che il soggetto ignoto fosse una persona sconosciuta, che aveva un legame con gli escursionisti scomparsi e si era infiltrata nel parco di straforo… ma era anche possibile che fosse entrato a Glacier nel modo più evidente possibile.

Nascondendosi in piena vista.

Non avevano prove a sostegno di quella tesi. Era appena un’intuizione, ma Vic l’avrebbe tenuta bene a mente nel corso delle indagini, perché avrebbe complicato le cose a livelli esponenziali e non ci si sarebbe potuti fidare di nessuno degli escursionisti che venivano trovati vivi.

Guidò in silenzio fino a casa dei Conlon, e vide che nonostante Maggie trasudasse domande da tutti i pori, le tenne per sé. Joshua ed Ethan Conlon erano cresciuti a circa un chilometro da Madison, ma in un quartiere decisamente più bello, di solida classe media, anche se le case avevano una trentina d’anni e cominciavano a mostrare segni di usura e deterioramento. Il vialetto d’ingresso era pieno di buche, la combinazione di una posatura scorretta e dei rigidi inverni del Montana, e il giardino aveva l’erba alta. Poteva anche essere più grande di quella che avevano appena visitato, ma la dimora dei Garcia era proprio una casa, mentre quella dei Conlon solo un edificio che ospitava delle persone.

Nel corso degli anni, Vic aveva imparato a notare la differenza.

L’uomo che aprì la porta era quasi calvo, aveva il viso tondo e rubicondo di chi aveva passato una vita a bere, e indossava un paio di jeans e una maglietta sbiadita sotto la camicia di flanella, che sembrava essere un must in quella parte del pianeta. Vic lo capiva, dopo aver provato sulla propria pelle quanto potessero diventare fredde le notti nel Montana, anche a giugno.

«Non compro niente e ho già trovato il Signore.» L’uomo fece per chiudere la porta.

«Signor Conlon?»

Degli occhi blu annacquati lo guardarono con stupore, come se lo vedessero per la prima volta. «Sei uno sbirro?»

Vic notò Maggie scivolare di soppiatto dietro di lui. Quasi si voltò per guardarla, ma qualcosa in quell’uomo gli accendeva tutti i campanelli d’allarme. Comportarsi in modo riservato e timido con lui, come aveva fatto con la signora Garcia, avrebbe solo aumentato la distanza. «I suoi figli, Ethan e Joshua, sono andati a fare un’escursione prolungata qualche giorno fa. Qualcosa è andato storto e al momento sono dispersi.»

Conlon non si rilassò. «Sono dei ragazzoni e sanno come muoversi da queste parti. Sono sicuro che stanno bene.»

Vic aspettò, ma l’uomo non parve voler proseguire, perciò assunse un atteggiamento disinvolto e affermò: «Non mi pare preoccupato.»

«E perché dovrei esserlo? Senta, quando erano piccoli i ragazzi passavano mezza estate fuori tra i boschi a vivere come piccoli selvaggi. E la cosa non si è fermata quando si sono diplomati.

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