The summoning. Il richiamo delle ombre by Kelley Armstrong

The summoning. Il richiamo delle ombre by Kelley Armstrong

autore:Kelley Armstrong [Armstrong, Kelley]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Horror & Ghost Stories, Juvenile Fiction, Fiction, horror
ISBN: 9788876251078
Google: qbQhkgAACAAJ
Amazon: 8876251073
editore: Fazi
pubblicato: 2011-01-15T00:00:00+00:00


Venticinque

Derek stava per caso cercando di spaventarmi? Fino a qualche giorno prima avrei detto di sì, senza alcuna esitazione. Ma ora sapevo che invece era solo onesto. Mi aveva informato di quello che aveva sentito. Il pensiero di indorarmi la pillola non lo aveva nemmeno sfiorato.

Questo mi rese ancora più determinata a trovare almeno una risposta ai mille quesiti, quando l'infermiera fece capolino per annunciare che avrebbero spento le luci.

«Signora Talbot?».

«Sì, cara?», rispose, tornando a sbirciare dalla porta.

«Possiamo chiamare Liz? Mi piacerebbe poterle parlare per chiarire quello che è successo ieri notte».

«Non c'è nulla da chiarire, cara. E Liz a sentirsi in colpa per averti spaventata a quel modo. Sono sicura che la potrai chiamare nel fine settimana».

«Questo fine settimana?».

L'infermiera entrò in camera e si chiuse la porta alle spalle.

«Gli altri dottori mi hanno detto che Liz ha qualche problema di adattamento».

Rae si tirò su di scatto. «Cosa c'è che non va?».

«Si chiama stress post-traumatico. La notte scorsa è stata davvero difficile per lei. I medici del nuovo ospedale non vogliono che le si ricordi quanto è accaduto».

«E se evitassi l'argomento?».

«Anche il solo parlare con te potrebbe ricordarglielo, cara. Dicono che dovrebbe stare meglio domenica o al massimo la prossima settimana».

Brividi di terrore mi corsero lungo la schiena.

Non ora, cara.

Forse il prossimo weekend.

Forse la prossima settimana.

Forse mai.

Lanciai un'occhiata a Rae, ma davanti a me avevo solo il ricordo di Liz seduta sul bordo del letto, che contorceva le dita dei piedi, con le giraffe viola e arancioni in movimento.

Liz morta.

Liz fantasma.

Tutte sciocchezze, era evidente. Anche se per qualche motivo a Lyle House facevano fuori i ragazzini, pensavano davvero che le famiglie non avrebbero reagito? Non erano orfani o gente scappata di casa. Avevano tutti dei genitori che si sarebbero accorti che erano spariti. E si sarebbero preoccupati.

Ne sei proprio sicura ? E i genitori di Rae? Così premurosi da chiamare e venire sempre a trovarla? E il padre di Simon e Derek? L'uomo invisibile?

Mi raggomitolai su un fianco, con il cuscino attorno alla testa, come se questo potesse impedirmi di sentire quella voce. Poi mi venne in mente ciò che Simon aveva detto poco prima. Esperienze extracorporee. Esisteva una razza di esseri soprannaturali in grado di lasciare i propri corpi e teletrasportarsi. I negromanti riuscivano a vedere anche questi spiriti? Scommettevo di sì. Lo spirito è la parte che lascia il corpo, dopo la morte o durante un'esperienza extracorporea.

Ecco cos'era Liz. Una... come aveva detto? Ah sì, una sciamana. Si era teletrasportata qui e io l'avevo vista. Questo avrebbe spiegato perché riuscivo a vedere e sentire lei ma non i fantasmi. Così come il poltergeist. Liz aveva messo in atto il teletrasporto e aveva buttato tutto all'aria senza rendersene conto.

Questa poteva essere la risposta. Questa doveva essere la risposta.

«Tieni», sussurrò Derek, mettendomi in mano un barattolo di vetro. Dopo la lezione mi prese da parte e rimanemmo ai piedi della scala che conduceva dai ragazzi. «Portalo di sopra e nascondilo».

«È un... vasetto».

Brontolò esasperato. Temeva fossi così stupida da non capire l'importanza di nascondere quel barattolo di vetro nella mia stanza.



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