Tra gli Artigli del Lupo (Italian Edition) by Morgana D. Baroque

autore:Morgana D. Baroque [Baroque, Morgana D.]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2017-12-27T16:00:00+00:00

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Nel tardo pomeriggio Lorelei e Tenebra giunsero alla clinica privata del dottor Kovalev. Era una struttura bellissima e moderna, ricca di apparecchiature all'avanguardia.

Tenebra e Lorelei furono accompagnati da un infermiere nello studio del dottore.

«Prego.» disse l'infermiere aprendo la porta della stanza.

Dietro la grande scrivania bianca c'era seduto un anziano medico non troppo alto, tarchiato e dalla faccia paffuta e arrossata. Aveva un grande sorriso sulle labbra e i suoi occhi dal taglio orientale erano quasi chiusi. L'uomo si alzò e andò incontro a Tenebra con le braccia larghe.

«Signor Volkov, lei non sa quanto io sia onorato di poterla servire, signore!» esclamò felice prima di stringergli forte la mano. «Oh, e questa bellissima creatura dev'essere Miss Lorelei Hart.» disse prendendo la mano di Lorelei per farle il baciamano.

«Salve, dottore, piacere di conoscerla.» lo salutò lei sorridente.

«Piacere mio, signorina.»

«Vladimir non è ancora arrivato?» chiese Tenebra.

«Non ancora, ma sono certo che sarà qui a minuti. Prego, sedetevi, accomodatevi. Volete da bere?» chiese il medico tornando a sedersi dietro la scrivania.

«Non siamo qui per bere.» affermò Tenebra restando in piedi.

Il medico si rialzò subito in piedi, sentendosi in imbarazzo.

«Già. Ecco, allora potrei intanto visitare la signorina per capire l'entità del problema. Venga con me, Miss Hart.»

La condusse nella stanza adiacente e la fece sedere sul lettino, poi accese una luce bianca e particolarmente forte diretta sul petto di Lorelei.

Tenebra si fermò sulla porta e incrociò le braccia al petto restando in silenzio.

«La prego, mi mostri la ferita.» disse il medico a Lorelei indossando dei guanti di lattice.

Lei si abbassò l'abito di cachemire sulle spalle e mostrò la marchiatura sopra il seno.

Il dottor Kovalev tirò la grande lente d'ingrandimento allungabile e osservò la ferita toccandola delicatamente con le dita, tirando piano la pelle e stringendola tra i polpastrelli.

«Uhm, è molto profonda. Dev'essere stato doloroso da impazzire. Mi chiedo quale pazzo possa fare una cosa così crudele a una sorella di luna.» commentò il medico scuotendo la testa. Sospirò affranto ma poi sorrise a Lorelei, aggiungendo più sereno: «Dopo l'operazione non resterà più niente di questa meschina marchiatura, Miss Hart, è una promessa.»

Lorelei s'inumidì le labbra abbozzando un sorriso; guardò Tenebra con occhi colmi d'emozione e lui le sorrise caldamente.

La porta dello studio si aprì e si chiuse, segno che Vladimir era finalmente arrivato.

«Eccomi!» disse entrando nella stanza anche lui.

«Era ora.» commentò Tenebra indispettito.

«Ho fatto più in fretta che ho potuto, dovevo finire di preparare degli estratti nel mio laboratorio.» spiegò.

«Venite, sediamoci.» li invitò il medico tornando nello studio e sedendosi dietro la scrivania.

Lorelei e Vladimir si sedettero sulle poltrone, mentre Tenebra restò in piedi poco dietro Lorelei.

«Allora, Miss Hart, partiamo dall'inizio», cominciò a dire il medico, «io sono il dottor Kovalev e sono un licantropo che manda avanti questa clinica da diversi decenni. Ovviamente mi occupo di umani, visto che noi figli della luna siamo immuni alle malattie e agli incidenti; anche se qualche volta capita che io abbia a che fare pure con loro, a causa proprio delle ferite inflitte con l'argento. Lasci che le spieghi innanzitutto quale sia la situazione e poi le illustrerò il mio metodo di cura.

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