Turbare l'universo by Freeman Dyson

Turbare l'universo by Freeman Dyson

autore:Freeman Dyson [Dyson, Freeman]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2020-07-22T22:00:00+00:00


Capitolo 13

L’etica della difesa

Da una parte abbiamo il vangelo della non violenza che Gesù Cristo, Gandhi e Martin Luther King predicarono e praticarono. Dall’altra abbiamo la follia delle bombe all’idrogeno e del principio della distruzione reciproca garantita che oggi pende sulle nostre teste. Se ci fosse possibile scegliere, quale persona ragionevole non sceglierebbe il cammino della non violenza? Io stesso feci una volta la mia scelta, quando avevo quindici anni, nei giorni dell’unità cosmica. A quell’epoca, la scelta sembrava facile. Avrei preferito morire per Gandhi, piuttosto che combattere per Churchill. Ma in seguito la scelta non fu più così facile e così semplice. Nel 1940 i collaborazionisti francesi, scegliendo il sentiero della non violenza, firmarono la pace con Hitler. Qualche anno più tardi gli ebrei d’Europa si avviarono pacificamente ad Auschwitz, dove li attendeva la morte. Vedendo ciò che succedeva in Francia, io mi dissi che in fin dei conti era meglio combattere per l’Inghilterra. Vedendo ciò che era successo ad Auschwitz, gli ebrei superstiti decisero che era preferibile combattere per Israele. Spesso il sentiero della non violenza è il più saggio, ma non è detto che debba essere sempre così. L’amore e la resistenza passiva sono armi straordinariamente efficaci per combattere alcuni tipi di tirannide, ma non per combatterli tutti. C’è un imperativo tribale di autoconservazione che ci impone di usare proiettili e bombe contro i nemici della nostra tribù allorché l’esistenza stessa della tribù sia minacciata. Quando è in gioco la sopravvivenza, la resistenza passiva può essere un’arma troppo lenta e troppo incerta.

Ammesso dunque che l’imperativo tribale permetta ai membri della tribù di imbracciare le armi per autodifesa, diventa accettabile la dottrina politica della distruzione reciproca garantita? La distruzione reciproca garantita è la strategia che ha indotto Stati Uniti e Unione Sovietica a costruire enormi forze offensive, bombardieri nucleari e missili a testata atomica: forze sufficienti a distruggere non una sola volta, ma più volte, le città e le industrie di entrambe le nazioni, forze di fronte alle quali ogni possibilità di difesa è deliberatamente negata. Questa strategia è nata storicamente dalle dottrine del bombardamento strategico degli anni trenta, dottrine che si dimostrarono fallaci nella guerra del 1939-45 contro la Germania, ma che, malauguratamente, ebbero un illusorio successo nella guerra contro il Giappone. Il concetto fondamentale della distruzione reciproca garantita è che l’inevitabilità di una rappresaglia catastrofica farà desistere qualsiasi nemico dall’iniziare una guerra nucleare. E in effetti riuscirebbe a fermare chiunque agisse in modo freddo e razionale e avesse un controllo perfetto sulle proprie forze militari. Ma se l’ipotetico nemico agisse in modo tutt’altro che freddo e razionale, e non avesse il perfetto controllo delle proprie forze? Non resterebbe che affidarsi alla fortuna e sperare. Se invece la fortuna dovesse esaurirsi, i missili partirebbero e causerebbero il più grande massacro di innocenti che si sia mai visto in tutta la storia. Io non ho mai creduto, e mai crederò, che una simile dottrina sia morale e necessaria.

In un punto indeterminato tra il vangelo della non violenza e



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