Tutti i fuochi il fuoco by Julio Cortázar

autore:Julio Cortázar [Cortázar, Julio]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: archivio ladri di biblioteche
pubblicato: 2014-02-25T23:00:00+00:00

Non ho mai capito molto Cora ma questa volta ha passato il limite. La verità è che non mi importa se non capisco le donne. L’unica cosa che importa è piacergli. Se sono nervose, se si fanno problemi per una qualsiasi sciocchezza, va bene piccola, d’accordo, dammi un bacio e facciamola finita. Si vede che è ancora una novellina, ci vorrà ancora un bel po’ di tempo prima che impari a vivere con questo maledetto lavoro, la poverina è arrivata questa sera con una faccia strana e mi ci è voluta mezz’ora per farle dimenticare quelle sciocchezze. Non ha ancora trovato il modo di prendere certi malati, le è già successo con la vecchia del ventidue ma credevo che da quella volta avesse un po’ imparato, e ora questo ragazzino torna a farle venire il mal di testa. Abbiamo preso il mate nella mia stanza verso le due del mattino, poi è andata a fargli un’iniezione e quando è tornata era di malumore, non ne ha voluto sapere di me. E' bella con quella faccina arrabbiata, triste, poco a poco sono riuscito a distrarla, e alla fine si è messa a ridere e mi ha raccontato, a quell’ora mi piace tanto svestirla e sentire che trema un po’ come se avesse freddo. Deve essere molto tardi, Marciai. Ah, allora posso restare ancora un po’, l’altra iniezione devo fargliela alle cinque e mezzo, la piccola spagnola non arriva fino alle sei. Scusa, Marciai, sono una stupida, guarda se devo preoccuparmi tanto per quel moccioso, in fin dei conti lo domino ma a momenti mi fa pena, a quell’età sono così sciocchi, così orgogliosi, se potessi chiederei al dottor Suàrez che mi sostituisse, ci sono due operati al secondo piano, gente adulta, una gli domanda tranquillamente se sono andati di corpo, gli dà la padella, li pulisce se ce n’è bisogno, e tutto questo parlando del tempo o di politica, è un andare e venire di cose naturali, ognuno è a suo agio, Marciai, non come qui, capisci. Sì, certo che bisogna fare il callo a tutto, quante volte mi capiteranno ragazzini di quell’età, è una questione di tecnica come dici tu. Sì, caro, certo. Ma è che tutto è iniziato male per colpa della madre, questo non sono riuscita a superarlo, sai, fin dal primo momento c’è stato un malinteso, e il ragazzo ha orgoglio e ci soffre, soprattutto per il fatto che all’inizio non si rendeva conto di tutto quello che sarebbe venuto e ha voluto fare il grande, guardarmi come se fossi tu, come un uomo. Ora non gli posso più chiedere neppure se vuole fare la pipì, il peggio è che sarebbe capace di tenersela per tutta la notte se io rimanessi nella stanza. Mi viene da ridere quando ci penso, voleva dire di sì ma non ne aveva il coraggio, allora mi ha dato fastidio tanta stupidaggine e l’ho obbligato perché imparasse a fare la pipì senza muoversi, coricato di spalle. Chiude sempre gli occhi in quei

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