Un accordo sconveniente - Improper Series (eLit) (Italian Edition) by Juliana Ross

autore:Juliana Ross [Ross, Juliana]
La lingua: ita
Format: azw3
ISBN: 9788858943120
editore: HARLEQUIN MONDADORI
pubblicato: 2015-08-30T16:00:00+00:00

9

Quando mi risvegliai la mattina seguente ero sola nel letto. Elijah era vicino e anche se non lo vedevo o sentivo, riuscivo a percepirne la presenza. Mi sfregai gli occhi assonnati, mi tirai le lenzuola sotto il mento e mi guardai intorno.

Era seduto, già vestito per la giornata e mi dava le spalle. Aspettai che gli occhi si abituassero alla fioca luce dell’alba e notai che stava scrivendo nel taccuino. Sentendomi muovere si voltò a guardarmi.

«Buongiorno. Aspettavo che ti svegliassi per fare colazione. Vuoi che la vada a prendere?»

«Sì, ti ringrazio.»

Mi misi dei vestiti puliti e finii di prepararmi molto prima che fosse di ritorno. Rifeci addirittura il letto con pessimi risultati visto che non lo avevo mai fatto in vita mia. Sapevo che avremmo dovuto rimetterci subito in viaggio, ma la mia parte irrazionale, quella che mi spingeva ad agire senza riflettere nei momenti di debolezza, avrebbe voluto aspettarlo nuda nel letto che avevamo condiviso la notte prima.

Forse gli era passato per la mente lo stesso pensiero, perché un lampo di delusione gli attraversò il viso quando rientrò col vassoio in mano e mi vide completamente vestita, con i bagagli pronti, e seduta a tavola in attesa di fare colazione.

Ma il momento passò, doveva passare. Ero qui perché volevo percorrere l’Alta Via e dipingere fiori rari, non certo per rimanere tutto il giorno a letto con un uomo terribilmente affascinante. Forse, una volta arrivati ad Arolla, avremmo potuto ritagliarci un’altra parentesi piacevole, ma oggi non era il momento di indugiare oltre.

Consumammo la colazione velocemente e in silenzio. Io ero assorta nei miei pensieri, mentre Elijah continuava a prendere appunti. Dopo qualche minuto, in cui aveva notato che lo stavo osservando, posò la matita e mi guardò con un sorriso complice.

«Ghiacciai. È di questo che sto scrivendo. Dello stato dei ghiacciai che abbiamo attraversato ieri. E dello stato delle pareti di roccia che abbiamo oltrepassato.»

«Ti assicuro che non...»

«Non ti stavi chiedendo forse se stavo scrivendo di noi e della scorsa notte? Potresti avere una parte nel prossimo libro?»

«Elijah!» lo rimproverai senza riuscire a nascondere un sorriso.

«Non ho intenzione di scrivere di noi, Alice... ma se lo facessi sarebbe qualcosa di memorabile. Te lo giuro.»

La giornata trascorse come in un sogno. Camminammo in discesa per la maggior parte del tempo, lungo sentieri a tornanti che attraversavano una valle verdeggiante, il tipico paesaggio che avevo in mente quando pensavo alla Svizzera. Oltrepassammo una serie di paesi camminando lenti e senza fatica. A metà mattina ci fermammo presso una buvette a Sous la Lé per riempire le borracce, e poi proseguimmo senza mai fermarci fino a Sembrancher, una località abbastanza grande con abitazioni in pietra costruite intorno a una deliziosa piazzetta. Elijah comprò pane, formaggio e prosciutto. Mise le provviste nello zaino, poi lasciammo il paese e ci sedemmo in un prato in penombra fiancheggiato da faggi. Pranzammo in silenzio, lui impegnato come sempre a prendere appunti ed io con i miei schizzi.

Non avevo notato nessun fiore interessante quella mattina. Con molta probabilità il mio spirito di osservazione era distratto dalla presenza di Elijah.

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