Un cucciolo a sorpresa by Melody Carlson

Un cucciolo a sorpresa by Melody Carlson

autore:Melody Carlson [Carlson, Melody]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa, Letteratura
ISBN: 9788822738530
Google: WO60DwAAQBAJ
editore: Newton Compton
pubblicato: 2019-11-06T23:00:00+00:00


Betty stava facendo l’impasto dei biscotti allo zucchero quando ricomparve Avery con il cane. «Ho trovato Ralph!», esclamò.

Betty diede un’occhiata alla bestiola, che scodinzolava felice annusando il pavimento e leccando le briciole che le erano cadute mentre preparava i dolci. «Dove l’hai trovato?»

«Avevi ragione, nonna». Avery lanciò il parka su una sedia della cucina. «Era a casa di Jack».

«Jack ti ha aperto la porta?»

«No».

Betty aggrottò la fronte.

«Ho suonato e bussato, e alla fine ho aperto da sola e sono entrata».

«Sei entrata in casa di Jack?». Betty si portò una mano alla bocca.

«Sì, ci sono entrata. Vedessi che razza di disastro!».

«Ma che sta succedendo là dentro?»

«Grossi lavori di demolizione».

«Sta facendo a pezzi la casa?»

«Così pare».

«Hai notato qualcosa, ehm, di strano?». Betty le voleva chiedere in particolare se avesse visto droga o armi, ma non voleva sembrarle paranoica.

«Non mi sono addentrata abbastanza da vedere granché».

«Jack ti ha fermata?»

«Sì, ma non prima che vedessi Ralph».

Betty scosse il capo.

«Allora ho preso in braccio il cane e gliene ho cantate quattro.

«Oh, tesoro».

«Gli ho detto che era maleducato, egoista e cattivo, e che tu eri una brava persona e lui non aveva alcun diritto di renderti la vita impossibile».

Betty si aggrappò a una sedia della cucina per non cadere. «Gli hai detto tutte queste cose?»

«Certo che sì».

«Oddio».

Avery prese un pezzo di impasto per i biscotti e se lo cacciò in bocca. «Buono!».

«E lui cosa ti ha detto?», chiese Betty. «Insomma, come ha reagito, dopo quello che gli hai detto?».

Avery rise. «Niente. Credo che sia rimasto senza parole».

«Gli hai chiesto perché ha fatto entrare il cane in casa sua?»

«L’ho accusato di rapimento canino».

«Rapimento canino?»

«Già. Gli ho fatto notare che, siccome ha affermato chiaramente che Ralph non è il suo cane, non ha alcun diritto di portarselo in casa».

«Sono curiosa di sapere perché l’ha fatto, soprattutto dopo le cose che ha detto ieri sera. Sembrava proprio che il cane non gli piacesse».

Avery fece di sì con la testa. «Già, mi insospettisce. Non mi fido di Jack».

In quel momento, Betty si ricordò della sua strategia. «Ma sono anche curiosa di sapere perché il cane se n’è andato così, di punto in bianco, Avery. Forse si era messo a cercare la sua famiglia».

«La sua famiglia adesso siamo noi, nonna».

Betty si accigliò. «E se qualcuno, da qualche parte, sente la sua mancanza? Magari una famiglia con dei bambini, che vogliono solo che il loro cucciolo torni a casa per Natale?».

Avery si morse un labbro.

«Non vogliamo essere causa del dolore altrui, no?».

La ragazza annuì. «Hai ragione. Farò dei volantini con su scritto “Cane ritrovato”, e li metterò in giro per il quartiere e…».

«Invece io ho pensato di portarlo al rifugio per animali».

Avery scosse la testa, decisa. «Questo sì che sarebbe crudele!».

Betty non sapeva cosa dire.

«Lascia che ci pensi io, nonna. Per favore».

Betty guardò il cane e sospirò. «Sai cosa ti dico, Avery? Che hai tempo fino al weekend per trovare i suoi proprietari».

Avery accettò. «Va bene, farò del mio meglio».

«Nel frattempo, il cane…».

«Ralph».

«Bene. Nel frattempo, Ralph sarà responsabilità tua».

«Nessun problema».

«E ti suggerisco di riparare quel buco nella recinzione, a meno che tu non voglia ritornare da Jack a cercarlo».



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