Brighton Rock by Graham Greene

Brighton Rock by Graham Greene

autore:Graham Greene [Greene, Graham]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788838945540
editore: edigita
pubblicato: 2023-06-04T22:00:00+00:00


1 Probabile riproduzione di Van Tromp ritorna dalla battaglia di Dogger Bank di William Turner (circa 1833, Tate Gallery). Cornelis Van Tromp (1629-1691), ufficiale della marina olandese, fu nominato baronetto dalla corona inglese.

Parte quinta

1

Andò tutto bene, l’inchiesta non arrivò neppure in prima pagina, nessuno fece domande. Nel tornare a casa con Dallow, il Ragazzo avrebbe dovuto sentirsi vittorioso. Disse invece: «Non mi fiderei di Cubitt, se Cubitt sapesse».

«Cubitt non lo saprà. Prewitt ha paura anche di fiatare e io, Pinkie, sai bene che non parlo».

«Ho l’impressione di essere pedinato, Dallow».

Dallow si voltò a dare un’occhiata. «Nessuno. Conosco ogni sbirro di Brighton».

«Nemmeno donne?».

«No. A chi pensi?».

«Non so».

La banda dei ciechi veniva avanti a raso di marciapiede; grattavano l’alzata con il lato delle loro scarpe, a tentoni nella luce abbagliante, un poco sudati. Il Ragazzo gli andava incontro camminando sul bordo della strada. La musica che suonavano era una lagna afflittiva presa da chissà quale inno sui fardelli da reggere: come una voce che profetasse sciagure nell’istante del trionfo. Il Ragazzo si scontrò con il capofila e gli diede uno spintone imprecando a bassa voce, e gli altri, nel sentire la loro guida che si spostava, piegarono incerti verso il centro della via e lì rimasero fin quando il Ragazzo non ebbe superato quell’impiccio, piantati come navigli in bonaccia sopra un Atlantico senza confini né terre. Poi, lentamente, tornarono a cercare l’approdo del marciapiede.

«Che ti prende, Pinkie?» disse Dallow. «Sono ciechi».

«Perché mi dovrei fare in là per degli straccioni?». Ma non si era accorto che fossero ciechi, ed era scioccato dal suo stesso gesto. Era come se qualcuno lo stesse trascinando troppo in là per una strada di cui avrebbe voluto percorrere solo un tratto. Si fermò, appoggiandosi alla balaustra del lungomare mentre la folla di metà settimana passava e il sole cocente si affievoliva.

«Che ti passa per la testa, Pinkie?».

«Sto pensando a questo guaio di Hale. Sì, se l’è cercata, ma se avessi previsto le conseguenze, forse l’avrei risparmiato. Forse non valeva la pena ammazzarlo. Un giornalistucolo da strapazzo che si era messo a fare il gioco di Colleoni, ed è costato la pelle a Kite. A chi poteva importare qualcosa di lui?». All’improvviso sollevò la testa per guardare: «L’ho già visto quel tizio lì?».

«È solo un turista».

«Io quella cravatta l’ho già vista».

«Ce ne sono a centinaia nei negozi. Se tu bevessi, direi proprio che dovresti farti un goccetto. Dai, Pinkie, tutto procede bene. Nessuno ha fatto domande».

«C’erano solo due persone che potevano farci impiccare, Spicer e la ragazza. Spicer l’ho ammazzato e la ragazza me la sposo. Più di così non posso fare».

«Vedrai che adesso staremo tranquilli».

«Come no: tu starai tranquillo. Sono io che corro il rischio. Tu sai che sono stato io ad ammazzare Spicer, e lo sa anche Prewitt. Ci manca solo Cubitt e poi, per mettermi al sicuro, mi tocca fare un massacro».

«Non dovresti parlarmi in quel modo, Pinkie. È da quando è morto Kite che sei sulle spine. Hai bisogno di svagarti un po’».

«Volevo bene a Kite», disse il Ragazzo.



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