Un patrimonio italiano by Giuliano Volpe

Un patrimonio italiano by Giuliano Volpe

autore:Giuliano Volpe [Volpe, Giuliano]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Utet
pubblicato: 2017-06-14T22:00:00+00:00


«La gente ha fame di cultura.» Cominciamo con un aperitivo

Quello degli aperitivi archeologici35 è un caso particolare. Non si tratta, infatti, propriamente di una forma di gestione di un luogo della cultura, ma di iniziative particolari svolte in vari luoghi della cultura. È interessante, però, parlarne perché dimostra quante infinite possibilità si aprono nella valorizzazione del patrimonio culturale se si opera con intelligenza, gusto e creatività, anche in una città come Roma già molto ricca di proposte. Si tratta dell’iniziativa di un giovane laureato in archeologia, Ciro Marra, che ha pensato bene di crearsi da solo una prospettiva lavorativa, senza abbandonare l’archeologia, ma occupandosene in maniera diversa dal solito nel campo professionale (scavo archeologico, schedatura, indagine di archeologia preventiva, ecc.).

Ha messo in piedi nel 2011 un’associazione, “Gusto per Roma”, meglio nota come “associazione dell’aperitivo archeologico” (ma ormai pensa di costituire una S.r.l.), con un’idea semplice e vincente: coniugare la conoscenza di luoghi meno “famosi”, effettuata non con la consueta visita guidata, ma in modo più vivo, emozionale, coinvolgente, a un momento di relax e di piacere, con qualcosa da bere e da mangiare coerente con il luogo e con il periodo storico illustrato. Al momento gli aperitivi si svolgono allo stadio di Domiziano (monumento posto sotto piazza Navona, luogo frequentatissimo, ma conosciuto da pochissimi), alle case romane del Celio, al Museo delle Mura per aperitivi ambientati nella storia antica di Roma, al Museo dell’Alto Medioevo (per l’età altomedievale), a san Pietro in Montorio – Tempietto del Bramante – Chiostro del Pomarancio (per il Rinascimento). Come spiega Marra «l’aperitivo archeologico è un movimento, una maniera diversa di fruire il patrimonio culturale di tutta Roma e, perché no, un giorno di tutta Italia. Un movimento molto “social” in cui la gente riscopre che la cultura è divertente e non c’è niente di male a legarla a un aperitivo. E anzi l’aperitivo non svilisce ma aumenta il tasso culturale perché è archeologia sperimentale. E allora nessun inganno… Spesso la cultura per essere divertente perde lo spessore, ma questo è un approccio fallimentare. La gente è affamata di cultura vera e non di cultura taroccata, ma chiede che essa segua una strada più semplice e aderente al mondo contemporaneo. Questo è quello che ho riscontrato nel corso di questi anni».

Altro che “con la cultura non si mangia”! La gente ha “fame” di cultura.

Agli aperitivi si sono poi aggiunte le “Roman Special Adventures”, che hanno per slogan “non chiamatele visite guidate ma esperienze”. Si tratta di animazioni guidate, con un pieno coinvolgimento dei partecipanti, con brevi interventi di attori, con la musica e soprattutto una trama. In tal modo sono gli stessi “visitatori” a trasformarsi in protagonisti. Per esempio, sull’Appia Antica si propone una “Visita Musicata dell’Appia Antica. Note… da viaggio al tramonto”. I partecipanti ascoltano le spiegazioni sulla “regina viarum” e sulla sua storia, intervallate da brevi interventi di chi legge alcune delle iscrizioni più interessanti o recita brani tratti dei racconti di viaggio del Grand Tour, o brani di Seneca, versi di Omero. «Non è una visita guidata», tiene a precisare Marra, «perché ha un filo narrativo.



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