Un'ipotesi di violenza by Dror A. Mishani

Un'ipotesi di violenza by Dror A. Mishani

autore:Dror A. Mishani [Mishani, Dror A.]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
Tags: Fiction, Mystery & Detective, General
ISBN: 9788823514232
editore: Guanda
pubblicato: 2015-10-13T22:00:00+00:00


La notte, subito dopo aver letto il messaggio, aveva telefonato a Marianke anche se lei gli aveva chiesto di non farlo. Il telefono nel piccolo appartamento di square Alfred Bouvier a Bruxelles aveva suonato invano. Se avesse potuto raggiungerla a piedi o in macchina l’avrebbe fatto. Bussare alla porta ed esigere una spiegazione, malgrado la sua richiesta. Alla fine le aveva scritto un’e-mail di una sola riga: Perché non mi rispondi?

Per un attimo aveva pensato che forse non aveva parlato abbastanza con lei negli ultimi giorni, per colpa dell’indagine. Ma sapeva che non era quello il punto. Sentiva di averla perduta, le aveva anche chiesto se era successo qualcosa e lei aveva evitato di rispondere. Era stata a casa sua soltanto una settimana nel mese di giugno, più di tre mesi prima, eppure avvertiva la sua presenza in ogni angolo: sul balcone, che era suo e di Marianke, in salotto, le cui pareti sarebbero state ridipinte di bianco e celeste, in camera da letto, dove l’armadio era semivuoto e i vecchi ripiani di legno stavano aspettando i vestiti di lei. Di mattina presto, prima di andare in ospedale, Avraham aveva riaperto la posta. Lei non aveva risposto all’e-mail.

Malul masticava placidamente il suo panino coprendosi la bocca con la mano, mentre Avraham disse: «Chava Cohen, residente a Holon, quarantadue anni, di professione maestra d’asilo, è stata aggredita nella notte fra lunedì e martedì presso la spiaggia di Tel Aviv. Come si può vedere dalle fotografie, si è trattato di un’aggressione brutale per mezzo di una pietra trovata sul posto. Preceduta da minacce e presumibilmente anche dalla falsa bomba piazzata davanti all’asilo che la vittima dirige in via Lavon, a Holon. Il sito dell’aggressione è molto inquinato, con tutta probabilità disporremo di molti dati da parte della scientifica. Ci saranno impronte digitali e anche di suole. Quando fermeremo un sospettato avremo parecchio materiale su cui lavorare».

Malul posò il panino sul tavolo e si pulì la punta delle dita con un fazzoletto. Poi disse: «Scusa se ti interrompo, ma cosa significa che l’aggressione è stata presumibilmente preceduta da minacce e da una falsa bomba?»

«La falsa bomba c’è stata» rispose Avraham, «non presumibilmente. E c’è stata anche una telefonata minatoria arrivata all’asilo. Non abbiamo identificato la persona che ha messo la bomba né quella che ha fatto la telefonata, ma siamo convinti che ci sia un nesso fra gli avvenimenti, anche se la vittima ha sostenuto di non sapere nulla in proposito e ha negato di avere ricevuto minacce.»

Questa volta fu Ilana a interromperlo. «Faccio presente che è una supposizione di Avi, non di tutti noi» disse, «e anche se mi sembra ragionevole come ipotesi di lavoro, non voglio che il legame fra la bomba e l’aggressione diventi un fatto incontrovertibile nel contesto dell’indagine. Non bisogna escludere altre piste, insomma.»

Malul domandò: «Ad esempio?»

Malgrado l’età, a Avraham, in quel momento, Malul sembrava uno scolaretto durante l’intervallo, con il panino mordicchiato sul banco, sopra la carta stagnola.

«Ad esempio un’aggressione casuale. O una rapina. Il suo telefono è stato rubato, e anche il portafoglio.



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