Uno Strano Luogo Per Morire by Derek B. Miller

autore:Derek B. Miller [Miller, Derek B.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Thrillers, Suspense
ISBN: 9788854508897
editore: Neri Pozza
pubblicato: 2014-12-14T23:00:00+00:00

Tuttavia, non è cosí sconosciuto. Sembrano le Berkshires nel Massachusetts occidentale, con chiese dai campanili aguzzi e bianchi che vigilano sulle case di legno con le persiane rinforzate nere, blu e verdi, dove gli scolari tengono il pranzo in cestelli decorati con i personaggi dei cartoni animati e i poliziotti bloccano il traffico lungo la strada principale per lasciar attraversare mamma anatra e i suoi piccoli con le loro zampette pelose arancioni e lo sguardo curioso.

L’ultima volta che Sheldon è stato nelle Berkshires era il 1962, quando Saul aveva dieci anni. Il momento perfetto per portare la sua famiglia a “foglie”, per ammirare la maestosità del New England dispiegarsi tutto intorno a loro, avvolgendoli nella beatitudine stagionale dell’autunno con Halloween alle porte.

Alloggiavano in un bed and breakfast vicino alla città dove Sheldon era nato. Saul era corso giú dalle scale ricoperte di moquette a un orario assurdamente mattiniero, per lanciare un attacco selvaggio al tavolo della colazione, mentre lui e Mabel si chiedevano pigramente come sarebbe stato avere una bambina.

«Piú tranquillo» immaginò Sheldon.

«Per te. Con mia madre ero una peste» ribatté Mabel.

«Tale madre tale figlia».

«Esatto».

«Però avremmo dormito di piú».

«Può darsi».

«Posso scendere a fargli compagnia» disse Sheldon. «Vuoi stare a letto ancora un po’?».

Cosí, Mabel dormí un’altra ora mentre lui osservava Saul mangiare due volte la sua massa corporea in forma di muffin al mirtillo rosso, pancake ai mirtilli, cioccolata calda, uova, bacon, sciroppo d’acero e burro.

Era metà ottobre, Sheldon si informava sulla crisi missilistica cubana dalle pagine del Boston Globe. I sovietici cercavano di trasportare missili a Cuba, e Kennedy aveva ordinato un blocco nel tentativo di tenerli fuori. Lo stallo si era concluso scongiurando una guerra nucleare. Quella sí che avrebbe rovinato del tutto Halloween.

«Se sganciano la bomba, sai cosa devi fare, vero?» aveva chiesto a Saul.

«Avasarmi e ipanarmi».

«Non parlare con la bocca piena».

Saul deglutí e disse: «Abbassarmi e ripararmi».

«Esatto».

Dopo aver ottemperato ai doveri paterni, Sheldon riempí di nuovo la tazza di caffè e decise che era la giornata ideale per raccogliere le mele rimaste in un frutteto della zona. E dopo avrebbe giocato a golf nel campo locale, un percorso a nove buche. Mabel poteva raccogliere un po’ di foglie con il bambino, e lui si sarebbe preso una pausa. Avrebbe preso un respiro profondo della sua aria natale, e liberato i polmoni dai gas di scarico di New York.

La raccolta di mele andò bene. Pagarono dieci centesimi per una cesta e s’incamminarono tra le file di alberi.

Mabel indossava una gonna rossa e una camicetta bianca. Mentre ricordava, Sheldon si meravigliò di quanto i suoi fianchi fossero sottili, e le caviglie ben modellate. Il suo passo solo vagamente incerto mentre avanzava sul terreno irregolare. Lui camminava alle sue spalle e sorrideva mentre il tacco infilzava le foglie e le trascinava con sé come il mucchio di fatture che teneva impilate su uno spunzone in negozio.

Fu un vero peccato che quella giornata si rovinasse.

Nel pomeriggio, a Mabel scoppiò il mal di testa, cosí Sheldon decise di portare Saul a giocare a golf, per insegnargli i rudimenti dello sport.

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