Untitled.FR10 by Ettore

autore:Ettore [Ettore]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-01-21T00:00:00+00:00

4

La fiera era l'unica attività del paese a cui Corey si sentiva libera di partecipare. L'atmosfera festosa, l'allegria della gente e la possibilità di vendere in proprio un po' dei suoi argenti l'avevano sempre spinta a cercarsi un posto fra le file di bancarelle che si accalcavano nella piazza principale. Quando poi, come in quel mese, la fiera coincideva con il solstizio d'estate e la chiusura delle scuole, c'erano ottime garanzie di riuscire a realizzare un discreto guadagno.

Verso mezzogiorno, infatti, mentre il flusso di visitatori si diradava dandole modo di tirare il fiato, Corey si accorse con stupore di aver venduto più della metà dei gioielli. Unico neo, la presenza silenziosa e ostile degli zingari dall'altra parte della piazza. Ogni volta che le capitava di guardare nella loro direzione scopriva che c'era qualcuno che la teneva d'occhio, pronto a segnalare, irrigidendosi, una sua eventuale intenzione di spostarsi dalla bancarella.

Era la prima volta in tanti anni che si trovavano a esporre insieme alla fiera e per Corey si stava rivelando un'esperienza poco piacevole. Strano destino il suo, che la costringeva a temere e a osservare con sospetto la sua stessa gente. La vista del viso sorridente di Tom che si avvicinava la riempì di gioia. Finalmente un amico!

«E mezz'ora che ti cerco!» disse lui con un sog- f ghigno. «Poi, quando ho visto questa macchia di giallo, ho capito che solo tu potevi avere il coraggio di portare un simile colore!»

«È zafferano» rise lei, mettendosi una mano davanti alla bocca.

«Non lo metto in dubbio, ma con questo sole a guardarti uno rischia l'accecamento! Senti, ho bi- • sogno di un consiglio, posso rubarti una decina di minuti?»

«Oh, non so...» Corey esitò un attimo, poi si voltò verso il ragazzo che aiutava nella bancarella accanto. «Sam, saresti così gentile da guardarmi i gioielli della Corona per un momento? Se non sei I troppo occupato, naturalmente.»

«Per lei qualsiasi cosa, signorina Lee» borbottò Sam, dandosi arie da conquistatore. «Però non so niente di queste cose.»

«Sono tutte prezzate» disse lei, iniziando già a muoversi. «Tu limitati a vendere.»

«Bene, non si preoccupi.» Sam le fece un cenno d'intesa.

«Grazie, sei un angelo!» Corey aggirò il banco i e raggiunse Tom. «Dove mi porti?» chiese, no- ; tando con una smorfia che gli zingari avevano fatto quadrato attorno ai loro oggetti e la fissavano minacciosamente.

«A dare un'occhiata ai cavalli. Sto pensando di comprarne uno» spiegò Tom, prendendola sotto- j braccio. «A dire il vero, sono invidioso di Radcliffe e di Moonlight e vorrei provare a emular- ; lo.» Le rivolse un sorrisetto complice. «Non credi i che farei la mia figura in groppa a un cavallo con j gli stivali e tutto il resto?»

«Mmm... molto macho!» Con una risatina, lei mascherò il disagio che aveva provato nel sentir nominare Jude. Per una mattina che le era riuscito di non pensare a lui! «Ma chi ti ha detto che m'intendo di cavalli?»

«Ho chiesto a Charlie, il fattore di mio padre, e lui mi ha assicurato che sei l'esperta della zona.

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