Urania 0913 - Morti e Sepolti by Chelsea Quinn Yarbro

autore:Chelsea Quinn Yarbro
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Urania, fantascienza, narrativa
editore: bandinotto
pubblicato: 2012-06-08T08:14:23+00:00

A un incrocio c'era un segnale:

POTTER'S BLUFF 12

SMITHS LANDING 19

PORT HERON 87

E accanto al segnale, appoggiata al palo che lo sorreggeva, c'era una ragazza che faceva l'autostop. Portava la tenuta tipica dei giovani ribelli: jeans scoloriti, camicia di flanella a scacchi, giacca militare e stivaletti consunti. Ai piedi aveva uno zaino. Si tirò indietro i capelli che le erano piovuti sugli occhi, e drizzò la testa speranzosa, sentendo il rumore di un'auto che si avvicinava. Tese il braccio e alzò il pollice, nel tipico segnale dell'autostop. Detestava ammetterlo, ma cominciava a essere disperata: quel tratto di strada era abbastanza deserto, e nell'ultima ora erano passate solo quattro macchine. Si sforzò di sfoderare un sorriso.

Il camioncino fece la curva ad andatura sostenuta e superò la ragazza, ma dopo una cinquantina di metri frenò di colpo. La portiera si aprì, una mano rugosa spuntò fuori del finestrino facendo segno all'autostoppista di salire, e una voce stridula gridò: — Su, venite, se volete un passaggio!

La ragazza non se lo fece dire due volte. Prese lo zaino e corse verso il vecchio camion scassato.

— Salite dall'altra parte — disse la voce. — È aperto. Lei salì, contenta di non dover passare all'aperto una notte che si prospettava fredda e umida. — Grazie, signore — disse, sedendosi vicino al guidatore.

L'uomo al volante era vecchio, e aveva la faccia rugosa e segnata. Indossava un maglione da marinaio informe, con le maniche tirate su fino ai gomiti. Su un braccio aveva un tatuaggio. Le sorrise. — Siete sicura di voler fare il viaggio con me, signorina? Come fate a essere certa che non sia un vecchio sporcaccione?

— Correrò il rischio — disse lei, tranquilla. — Gli uomini che fanno questa domanda di solito non danno fastidio. Sono quelli che cercano di contrattare che creano noie.

Il guidatore ingranò la marcia. — Dove state andando?

— Dove state andando voi — ribatté lei.

— Io vado a Potter's Bluff. Sto tornando. Ho appena fatto un lavoro, su a Twin Trees Resort, dove un cretino ha mandato a sbattere il suo motoscafo contro un molo.

— Allora andrò a Potter's Bluff. C'è un posto non troppo caro dove alloggiare? — L'autostoppista aveva duecento dollari con sé, assieme alla patente e al passaporto, ma ritenne che fosse meglio non dirlo.

— C'è il "Bowie Street Hotel" in paese, e l'"Hide-Away Motel" a circa tre chilometri dal centro: ma non credo che il motel sia adatto a voi. Meglio che scegliate l'albergo. — L'uomo guidava veloce, ma con sicurezza.

— Ditemi dove si trova. — Fuori stagione, in quei piccoli paesi costieri, la maggior parte degli alberghi erano abbastanza economici.

— Farò di meglio, vi ci porterò. Ma prima devo fermarmi al cantiere di riparazione e scaricare un paio di cose. — Fece una pausa, poi aggiunse, in tono cordiale: — Sapete, Potter's Bluff è davvero un bel posto. Ci siete mai stata?

— No, non l'avevo nemmeno mai sentito nominare — disse lei.

— È bello — ripeté lui. — Siete diretta in qualche posto particolare?

— No, nessun posto particolare — rispose lei, e si girò a guardare la sagoma degli alberi nella semioscurità.

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