Vernon subutex by Virginie Despentes

Vernon subutex by Virginie Despentes

autore:Virginie Despentes [Despentes, Virginie]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788845283772
Google: TltKMQAACAAJ
editore: Bompiani
pubblicato: 2017-05-09T22:00:00+00:00


La musica è eccellente, questo tipo è un genio. Bisogna sempre fidarsi di Gaëlle. Nel vederlo all’inizio tutti si sono chiesti ma chi è questo vecchio sfigato, lui ha collegato il suo iPod, quest’uomo è un dio, acqua benedetta per le loro orecchie. Le casse Klipsch crepitano con Rod Stewart, quest’uomo è un pazzo, osa tutto, e cade sempre in piedi. È la Nadia Comăneci delle playlist. Da stasera è il dj resident. Red Bull e piste di coca, le ragazze arrivano a grappoli. Sono ubriache, facili e volgari, come uno le ama di notte. Un idiota vomita sulle piante. Kiko lo prende per le spalle e gli grida in un orecchio “vattene da casa mia vattene subito vattene” e il tipo borbotta qualcosa ma Kiko lo spinge verso la porta senza ascoltarlo. Detesta gli sfigati che non reggono l’alcol. Una bionda diafana, tutta ossa, barcolla sui suoi strani tacchi. Sembra una funambola. Clavicole a vista, gli viene voglia di romperle un osso. Neuroni andati. Gli viene l’idea di scavalcare la balaustra della terrazza e saltare di sotto. Solo per rovinare la serata. Quella mattina, alzandosi, Kiko s’era detto stasera me ne sto tranquillo. Ho bisogno di riposo, cena giappo, guardo un film e dormo per recuperare. Ma s’era dimenticato della festa a casa sua – avrebbe potuto annullarla ma sarebbe stato più faticoso che farla. È venuta Claudia. È a Parigi per fare la copertina di Vogue. Ama essere circondato da persone che riescono in quello che fanno. Emanano una buona energia. È venuta con le amiche del servizio fotografico, oggi le modelle sono le it girl del decennio scorso. Superate. Troppo numerose. Usa e getta. Anche gli sfigati riescono a portarsi a letto una ragazza scesa dalla passerella. La frase lo diverte, la scrive su Twitter. Ha una battaglia in corso con Jé, che è a Shanghai – chissà che ora è lì, com’è possibile che a quest’ora scriva: “Studio il verde del mio vomito,” con una foto che conferma. Ma che schifo. Vai a sapere che combinano laggiù. A parte farsi del male. Shanghai, dopo avere visto l’ultimo James Bond, Kiko s’è ripromesso di andarci. Non per lavoro – vuole andarci e avere tempo per uscire dall’albergo. Sentire la città. Ma di ferie ne ha poche. È sempre così. Passi il tuo tempo a guadagnare più grana che puoi ma per spenderla dovresti lavorare meno. E nel suo lavoro non è una cosa che fai. Il suo lavoro è la velocità. Le persone che non fanno parte di quell’ambiente non lo capiscono. Pensano che studi le aziende. Kiko è uno sprinter. Reagisce in un centesimo di secondo, procede al ritmo delle macchine. Buchi neri. Un crack delle borse dura un secondo e mezzo. I benefici si quantificano in miliardi. O le perdite. E il responsabile sei tu. È l’infra-instabilità. Senza il tempo di toccare il suolo, si muove in modo esponenziale. È sintonizzato con una pulsazione sotterranea, che l’uomo medio non avverte. Reagisce tarato alla velocità del suono.



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