Vivere nell'inganno: Romanzo M\M (Italian Edition) by Patrizia Balossino & Silvana Cino

autore:Patrizia Balossino & Silvana Cino [Balossino, Patrizia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Patty & Silvana
pubblicato: 2018-12-25T23:00:00+00:00

Una delle stanze della villa sul lago, era stata attrezzata a palestra da Samir.

Si stava allenando con il suo bastone da combattimento, mentre Noah lo osservava annoiato. Il maggiordomo guardò Samir che intanto stava finendo i suoi esercizi e solo allora, il Raja si accorse della presenza, fastidiosa, di Noah.

Samir si avvicinò a lui.

“Sai benissimo che non voglio essere disturbato quando mi alleno! Sei insopportabile!”

“Mi stavo annoiando. Sono arrivato già da un’ora e il tuo maggiordomo non mi voleva far entrare in palestra.”

Lo abbracciò, attirandolo verso di sé e baciandolo. Raggiunsero il divano del salotto, sotto gli occhi di James che tentava di essere discreto e di non osservarli, ma Noah lo faceva apposta, si atteggiava con Samir in modo maleducato e provocante solo per metterlo in imbarazzo.

In braccio a Samir, incominciò di nuovo a parlargli, con tono pretenzioso.

“Non mi piace quel maggiordomo.”

“Pensiamo a noi ora…”

Quando Samir non c'era, Noah lo trattava senza rispetto.

Gli insulti andavano da sei un poveraccio a sei solo un essere inutile e non capisci nulla.

Le cose andavano di male in peggio.

Quando Samir era presente, Noah sembrava un angioletto e non appena il modello lo lasciava solo, persino gli altri domestici della casa non potevano più tollerare i suoi comportamenti dispotici.

Samir e Noah si stavano concedendo un bagno insieme, la schiena di Noah appoggiata al petto muscoloso di Samir.

Si stavano baciando e una mano scivolò verso le sue parti intime e dopo seguì un passionale amplesso nella vasca.

Samir, quella sera partecipò a un party a cui Noah non era stato invitato.

Quella sera fece arrivare una persona in villa, si appartarono nella dependance, giusto per fare sesso tutta la notte, alle spalle di Samir e poi tornare a dormire nella sua stanza, che Noah occupava in modo spudorato.

Quando tornò Samir, recitò la parte del fidanzato che aveva sentito la mancanza del suo partner. Indossava un elegante abito indiani, bianco, ricamato con fili dorati e un turbante ornato in con delle pietre preziose di colore verde, come i suoi occhi.

Quel pomeriggio si recò presso l’agenzia di moda e Samir scattò delle foto, per una sponsor importante.

Come al solito, Noah approfittava degli impegni lavorativi di Samir per spassarsela con i ragazzi, anche minorenni, appena giunti in agenzia, costringendoli, anche con numerose minacce, al silenzio.

Il fedele amico di Samir, modello anche lui nella stessa agenzia, lo metteva di continuo in guardia, ma Samir non voleva sentire ragioni, talmente era cieco.

Quella sera Samir era tranquillo nella biblioteca della villa.

James entrò, silenzioso e discreto come sempre.

“Cosa ne pensi di lui? Di Noah, il mio ragazzo intendo.”

“Non so che dirle, signore.”

“Sono uno stupido. Ora dimmi, però cosa pensi di Noah.”

“Se io parlo male di lui, lei mi licenzierà. Quindi preferisco tacere, signore. La lascio rilassarsi.”

Quella sera il maggiordomo si addormentò vestito e quando si alzò, era imbarazzato e si sistemò in fretta e furia.

Quella sera Samir partì per Parigi, un impegno di lavoro.

Prese il suo jet privato, non senza aver lasciato precise istruzioni al maggiordomo, riguardo la gestione della villa.

Quando Noah era presente, trattava male tutta la servitù e non rendeva la vita facile nessuno.

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