Voglio averti (Italian Edition) by Ava Lohan

Voglio averti (Italian Edition) by Ava Lohan

autore:Ava Lohan [Lohan, Ava]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2020-06-21T22:00:00+00:00


20

Mi svegliai con le mutandine di Jenna strette nel palmo. Fu questa la prima cosa che misi a fuoco mentre mi abituavo alla luce del giorno, prima di guardarmi intorno e scoprire che lei non c’era. Ma il suo maglione sì. Era gettato sulla poltroncina accanto al suo lato del letto. Dei rumori provenivano dall’esterno della stanza e li attribuii a lei o ai miei genitori.

La immaginai vagare nuda tra le mura di questa casa e rischiai una fottuta erezione già di prima mattina.

Jenna. Nuda.

Jenna concentrata sul mio cazzo.

Dio, non riuscivo a pensare ad altro.

E avere i suoi slip blu e azzurri attorcigliati alle dita non mi aiutava di certo a uscire dal tunnel perverso. Fanculo. Li guardai, notando le tracce di sperma che prima di finire lì sopra erano state sulla sua mano e una fitta mi investì il cazzo mentre un sorrisino compiaciuto si faceva strada sul mio viso.

Okay, non avevamo scopato.

Ma qualcosa era successo.

E non appena smisi di pensare a cos’altro fosse accaduto il mio ghigno scomparve di colpo. Perché non c’era stata solamente Jenna nuda sopra di me, le mie dita che si davano da fare tra le sue cosce, i suoi gemiti o la mia masturbazione davanti ai suoi occhi.

C’erano state anche le sue parole.

Quelle su cui non avevo voluto riflettere, e che adesso, a distanza di ore, mi colpirono con la stessa forza di un boomerang. E l’unico briciolo di moralità che mi era rimasto mi fece provare disgusto per me stesso, perché avevo intenzione di comportarmi esattamente come tutti gli altri. Certo, a differenza di quegli incapaci le avrei regalato diversi orgasmi, ma poi sarei comunque sparito. E non perché non la reputassi in grado di scopare o volessi umiliarla, ma perché io ero questo. E al momento non volevo pensarci.

Continuai a fissare le mutandine con un nodo che mi stringeva la gola, perché sapevo anche che adesso non potevo più tornare indietro e sottrarmi a tutto questo.

Non dopo averla vista nuda e aver scoperto che nessuno, compreso il suo ex ragazzo, le aveva mai dato ciò che avrei potuto offrirle io.

Al diavolo le conseguenze.

Deglutii, cercando di scacciare quel fottuto pizzico di moralità ancora presente dentro di me e mi tirai su. Pronto per la nuova giornata che sarebbe terminata con la festa di compleanno.

La prima cosa che feci fu piazzare le mutandine dentro uno dei miei cassetti. Perché adesso erano mie, proprio come le avevo detto, e non avevo alcuna intenzione di lavarle, almeno per un bel pezzo. Le volevo sporche, in ricordo della notte precedente.

«Cazzo.» Mi passai una mano tra i capelli sfatti, perché ancora scarmigliati dalle sue dita, e imprecai forte. Le avevo detto che presto anche lei sarebbe stata mia. Ovviamente non intendevo per sempre, anche se al momento, a mente lucida, la mia dichiarazione mi dava ugualmente fastidio.

Mi mossi verso il maglione come attratto da un filo invisibile e lo presi per immergerci il naso e inspirare a fondo, come il dannato pervertito che ero. E di nuovo rivissi il momento in cui se l’era levato, con la stessa euforia provata nel vedere il suo corpo.



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