Cattedrali by Allen M. Steele

autore:Allen M. Steele [Steele, Allen M.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788825401196
editore: DelosDigital
pubblicato: 2017-03-09T23:00:00+00:00

3

– Non vi somigliate poi tanto, vero? – Seduto sul letto, Arturo studiava l’immagine del bis-bisnonno di Karen, proiettata dalla tavoletta dati su uno schermo a parete. Sorrise e le rivolse uno sguardo. – Sei sicura che siate parenti?

– Ne sono certa. – Karen sedeva sul lato del letto, avvolta in un accappatoio di canapa e intenta a frizionarsi i capelli umidi con un asciugamano. – Me l’hai detto tu stesso… Dottor Frank O’Connell, con dottorato di ricerca, professore in fisica, Stanford University, e NASA. – Aggrottò le sopracciglia. – Sarebbe l’Agenzia Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche, no?

– Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche. Però sì, hai capito… così ho scoperto controllando gli archivi storici. – Guardò di nuovo l’immagine. – Dico solo che non ti somiglia… cioè non ti somigliava tanto.

– La linea di sangue asiatica non era ancora entrata nel patrimonio genetico della mia famiglia. – Karen posò l’asciugamano umido, prese una spazzola e iniziò a pettinarsi i lunghi capelli neri. – Da quel che ricordo della storia della mia famiglia, mia nonna sposò un tizio di Seul. Ecco come sono entrati i coreani in una famiglia altrimenti irlandese americana. – Fece un cenno verso lo schermo. – Io ce la vedo, la somiglianza. Devi solo sforzarti un po’, ecco tutto.

– Hmm… Forse sì. – Il sorriso riapparve, un po’ più riservato, mentre Arturo faceva scivolare la mano lungo le lenzuola. – Forse dovrei fare un’indagine più approfondita, – disse afferrando la cinta che chiudeva i due lembi dell’accappatoio.

– Smettila. – Karen gli diede un buffetto sulla mano. I due si erano incontrati all’università e si frequentavano da diversi mesi, ma era la prima volta che lei si sentiva a suo agio a dividere il letto con Arturo. Dato che non voleva che il nonno li sentisse dalla stanza accanto, fino ad allora avevano sempre fatto l’amore da lui. – Dico sul serio. So così poco di lui. Per quello ti ho chiesto di cercare per conto mio. Quindi, hai scoperto il suo nome e che ha lavorato a Stanford e alla NASA…

– Certo. Quello è stato abbastanza facile. – Arturo lasciò andare la cintura, prese la tavoletta e la usò per espandere l’immagine fino a quando il logo della 100 Year Starship riempì lo schermo a parete. – Una volta che ho saputo dov’era stato registrato il video, ho dovuto soltanto frugare negli archivi storici fin quando ho trovato il programma della conferenza. Ed eccolo lì, nero su bianco fra le letture. “Meccaniche di campo di curvatura”, F. O’Connell… 12:50, Sala da ballo Florida 5.

– E la data era…?

– Sabato 1 ottobre 2011. – Si passò una mano fra i capelli castano scuro. – Posso andare a farmi una doccia? Vorrei rinfrescarmi un po’.

– Prima parliamo. – Karen poggiò la spazzola. Avrebbe voluto vestirsi, ma temeva che, se si fosse tolta l’accappatoio, Arturo si sarebbe distratto e… be’, non ne sarebbero mai usciti. – Quindi hai saputo il suo nome, e dalla biografia nei programmi pubblicati hai ottenuto il resto.

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