Il Falso Messia (Italian Edition) by G. L. Barone

Il Falso Messia (Italian Edition) by G. L. Barone

autore:G. L. Barone [Barone, G. L.]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2022-02-16T04:00:00+00:00


XXXVII

Gerusalemme, sotto le mura del Tempio

Il giorno successivo

Claudia Procula seguì a passi piccoli e veloci Attico, avvolto nel mantello e con il capo coperto alla foggia degli ebrei.

I due uscirono dal portone della fortezza Antonia e si mescolarono ai pellegrini che affollavano i vicoli a ridosso del Tempio. L’aria calda, impregnata dall’odore di sterco e mangime per cavalli, assaliva le narici. Eppure la nobile moglie del procuratore sembrava non farci caso. Ciò che le interessava era raggiungere il prima possibile il Primo Muro, dove gli uomini del legato avevano avvistato poco prima Attico.

«Forse dovresti raccontare tu a me cosa sta succedendo», gli aveva domandato quando il tribuno, inconsapevole di essere stato scoperto, si era presentato a rapporto da Claudio Sesto Flaiano. «Comincia dicendomi chi c’è nella lettiga che hai lasciato sotto il ponte».

«Il mio schiavo Demetrios, nobile signora. È ferito», aveva provato a giustificarsi lui. Ma era chiaro che se all’Antonia sapevano della lettiga che aveva affittato sulla strada di ritorno da Samaria, sapevano anche chi c’era dentro…

«Il sommo sacerdote farà salti mortali per acciuffare l’uomo che proteggi, tribuno», confermò infatti Claudia, alternando lo sguardo su di lui e su Flaiano. Doveva per forza fare affidamento sulla discrezione del legato.

«E mio marito farà di tutto per accontentarlo. Anche mettendo te ai ferri».

Attico aveva subito compreso dove volesse arrivare la moglie di Pilato. Dopotutto, aveva sentito le sue parole durante il ricevimento di tre sere prima.

«Il Nazareno. Le mie schiave ne parlano continuamente», aveva detto lei, con una strana luce a illuminarle il cipiglio. Era chiaro che l’argomento l’appassionava, tanto più che quel Yeshua, a suo dire era, un uomo di un certo fascino. Uno che parlava al cuore della gente. Almeno così si mormorava.

«Cosa vuoi con esattezza, mia signora?»

«Voglio conoscerlo», sbottò lei. «Ho sentito dire che il ragazzo compie miracoli come Yeshua di Nazareth».

Attico non si stupì di quelle voci. A pensarci bene, non era neppure una cosa così bizzarra: entrambe le madri, di Yeshua e di Tommaso, erano vergini “coperte” dall’Angelo. I due erano con ogni probabilità fratelli di padre, quindi non era così strano credere che anche lui potesse compiere miracoli come il più noto Nazareno.

«E va bene, nobile signora», acconsentì Attico, sbuffando. «Però devi farmi avere un lasciapassare che mi faccia arrivare a Nazareth».

Un’ora più tardi, i due camminavano svelti facendosi largo nei vicoli a ridosso del Tempio, tra bestie, farisei e rabbini in tuniche nere. Claudia si era affrettata a far compilare il documento che avrebbe permesso ad Attico di circolare in Galilea e aveva mandato un legionario dal marito. Questo era tornato poco dopo con tanto di sigillo imperiale e i due erano fuggiti dall’Antonia.



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