In un altro paese by Robert Silverberg

autore:Robert Silverberg [Silverberg, Robert]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788825413304
editore: DelosDigital
pubblicato: 2020-10-13T22:00:00+00:00

Il giorno successivo, dopo pranzo, telefonò a Christine, sicuro che non sarebbe stata in casa e un po’ a disagio proprio per quel motivo; invece lei rispose al secondo squillo, e nella sua voce c’era un’urgenza che gli fece pensare che fosse accanto al telefono già da un po’, in attesa di una sua chiamata. Per caso era libera quel pomeriggio? Sì, sì, disse lei, non aveva impegni. Le andava di (per un attimo la sua mente fu vuota), di venire con lui a fare una passeggiata da qualche parte? Sì, sì, che idea deliziosa! Sembrò quasi esultare. Era una giornata perfetta per una passeggiata, sì! Quando Thimiroi arrivò a piedi la trovò ad aspettarlo fuori da casa sua. La giornata era molto simile a quelle che l’avevano sin lì preceduta, con un cielo limpido senza nuvole e un sole brillante che balenava dorato nel blu. Ma nell’aria c’era una sfumatura di tepore più intensa. Maggio era ormai vicino a finire e la primavera allentava la presa in favore dell’estate imminente. Gli alberi, che sembravano aver messo le foglie appena la settimana prima, ora dispiegavano chiome di un verde ricco e profondo.

– Dove ce ne andiamo? – gli chiese lei.

– Questa è la tua città. Io non conosco i posti migliori.

– Potremmo fare una passeggiata a Baxter Park, direi.

Thimiroi aggrottò la fronte. – Non è là in fondo sulla sponda opposta del fiume?

– Baxter Park? Oh, no, ti stai confondendo con i Butterfly Gardens. Intendi lassù sopra il promontorio, dall’altra parte rispetto a noi? Quel parco molto grande, con i giardini botanici, lo zoo e tutto quanto? Baxter Park è proprio qui vicino, a qualche isolato di distanza su per la collina. Ci si arriva in dieci minuti.

In effetti furono più una quindicina e non fu un tragitto agevole, ma per Thimiroi non aveva importanza. Il solo fatto di stare vicino a Christine risvegliava in lui un’insolita sensazione di contentezza. S’inerpicarono per le ripide strade uno accanto all’altra, parlando poco mentre affrontavano l’impegnativa salita, fermandosi di tanto in tanto per riprendere fiato. La città sembrava una gigantesca scodella, spaccata in due dal grande fiume che le correva al centro, e in quel momento si stavano avvicinando al suo orlo.

Baxter Park, al pari della sua controparte sull’altro versante del fiume che Thimiroi aveva visto al suo arrivo nel Ventesimo Secolo, occupava una posizione sopraelevata, affacciato com’era sull’area urbana sottostante. Ma a parte questo i due parchi erano molto diversi, visto che l’altro mostrava una conformazione intricata, per via delle strade e aree divertimenti sparse ovunque al suo interno, mentre questo non sembrava altro che una macchia di foresta impervia e selvatica, lasciata incolta sopra la città. Dei semplici sentieri rozzamente lastricati conducevano attraverso i fitti boschetti e la matassa del sottobosco.

– Non è un granché, lo so… – disse Christine.

– È un bel posto. Così selvaggio, indomito. E così vicino alla città. Possiamo guardare giù e vedere le case e i palazzi con gli uffici e i ponti, ma quassù è proprio come doveva essere diecimila anni fa.

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