Un salmo per l'universo (Urania) by Becky Chambers

Un salmo per l'universo (Urania) by Becky Chambers

autore:Becky Chambers [Chambers, Becky]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2024-08-07T12:00:00+00:00


6

La deviazione

Quella avrebbe dovuto essere la parte più facile, direttamente dalla Landa dei Cespugli alla Città, con la strada in mezzo che era quanto più agevole possibile. Non erano presenti grandi colline o tratti accidentati, e non c’era neppure bisogno di accamparsi lungo il tragitto perché si trattava di appena mezza giornata di cammino, alla fine della quale avrebbero trovato tutti i piaceri che in origine avevano attirato Dex verso la Città: ristoranti, musei, gallerie d’arte, terrazze panoramiche e foreste verticali, fattorie sotterranee, giardini che quasi toccavano le nuvole, opere d’arte dipinte sugli edifici, musica, teatro, spettacoli, luci, idee, colori e così tante strade pedinali che non facevi mai due volte la stessa, non importava con quanta frequenza i tuoi piedi le calpestassero.

Dex sapeva che Cappello di Muschio avrebbe adorato la Città. Al suo interno c’erano dozzine di posti che era eccitato all’idea di poter condividere, e per quanto il loro programma stesse cominciando a farlo sudare, era importante per Cappello di Muschio visitare l’Università, le biblioteche, i monasteri… qualsiasi posto che servisse da territorio di nidificazione per persone la cui vita ruotava intorno al comprendere il passato o al modellare il futuro. La Città era il centro del sistema nervoso di Panga, il luogo dove si intrecciavano tutti i fili che attraversavano quel mondo. Cappello di Muschio aveva lasciato le terre selvagge per fare domande, e a tale scopo non c’era posto migliore di quello.

E tuttavia ogni pressione sui pedali della bici-bue dava la sensazione di essere difficile quanto lo era stato nelle terre selvagge quando percorreva a fatica la strada pavimentata con asfalto nero. Non era una questione di sfinimento fisico perché era ben riposato, ben nutrito e quanto più in forma possibile, ma via via che il suo corpo procedeva in avanti, tutto in lui lo tirava indietro, e con il trascorrere della mattinata quella lotta silenziosa si fece sempre più frenetica.

Accanto a lui, Cappello di Muschio era stranamente silenzioso, e Dex non aveva voglia di portare avanti una conversazione spicciola. L’aria in mezzo a loro era già abbastanza pesante così com’era, piena di insetti e di cose non dette, una sensazione che si andò intensificando a mano a mano che proseguivano finché Dex non riuscì più a reggere il peso di quel silenzio, senza però sapere come infrangerlo.

Alla fine fu il robot ad abbattere quel muro. Cappello di Muschio si fermò al centro della strada, nello spazio soleggiato fra due corridoi naturali che descrivevano un arco sulla pavimentazione color crema. «Fratello Dex, mi stavo chiedendo se non ci fossero spiagge sabbiose in queste vicinanze» sbottò. «Mi sono reso conto che, considerato il periodo dell’anno, siamo nel bel mezzo della stagione in cui i testa-di-marmo depongono le uova. È una cosa che non ho mai visto, e so che quella particolare specie di tartaruga è nativa di questa zona di Panga, per cui… mi chiedevo se…»

Dex fermò la bici, posò i piedi a terra e si girò a guardarlo. Lui e Cappello di Muschio si fissarono a vicenda da quella breve distanza, occhi negli occhi, con fermezza.



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