100 American by Giovanni Ippolito;

autore:Giovanni Ippolito; [Ippolito;, Giovanni]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788862314725
editore: eDigita srl.
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

4.3 Bruce Springsteen

Delle tre persone in Dylan, Bruce Springsteen è l’artista, inteso come colui che crea ciò che non c’è e lo fa con le sue mani, come un operaio fabbrica un muro. In aggiunta il Boss, così è stato soprannominato, è anche un poeta e un costruttore e ricercatore di musica.

Bruce nasce nel 1949 da mamma di origine italiana e papà irlandese, nel New Jersey, ai margini delle luci e dei grattacieli della Big Apple New York. Da ragazzo incomincia a esibirsi come cantante e chitarrista elettrico nei locali della zona, all’interno di una scena musicale nella quale giovani musicisti in cerca di fortuna si propongono ispirandosi a Dylan e al rhythm’n’blues. Bruce è uno dei tanti. Ma ha carisma e popolarità nell’ambiente e in qualche modo riesce a farsi notare dalle case discografiche allora in cerca di nuovi talenti su cui lucrare. «Credo che il motivo principale del mio successo è che ero un bel ragazzo» dirà più in là negli anni. In realtà, di certo non è questo il motivo. Perché le qualità musicali e, in aggiunta, la rara capacità di fare gruppo, sono molto evidenti fin dal suo primo album, GREETINGS FROM ASBURY PARK, N.J. del 1973. Bruce, messo sotto contratto dalla CBS Columbia, in cerca di un nuovo Dylan, chiama a raccolta i suoi amici e fonda la E Street Band, che lo seguirà in pratica per tutta la vita, ma che in quest’album non compare nell’intestazione perché, appunto, ciò che si voleva lanciare era un cantautore rock e non una rock band.

La poesia del Boss è, oltre che nella sua musica e nei suoi testi, proprio in questo: nella forza, nell’integrità, nell’onestà dell’artista; nella maniera in cui ha conformato la sua vita, la sua testa e anche il suo corpo, il suo volto virile e corrucciato, a una visione adulta del rock. Lavoro, divertimento, omaggio alla collettività e mezzo di realizzazione personale, sua e di chi gli è vicino. Ciò detto, come tutti quelli che fanno della loro passione un lavoro, Bruce è riuscito a realizzare le sue idee e il suo talento al massimo delle sue potenzialità. Si è fatto modello di cantante rock, rockstar simbolica, cantautore folk e autore di testi di qualità letteraria.

Tutto ciò è già presente in buona parte nel suo primo album. GREETINGS FROM ASBURY PARK, N.J. contiene in abbondanza quella che è stata l’essenza del rock americano fino alla fine degli Ottanta, quando a partire dalla scena alternativa ha acquisito contenuti di negatività ed è diventato, a mio avviso, depressivo. L’essenza del rock, di Bruce come di Bob Dylan e di Jackson Browne, è la ricerca del soul che, per noi italiani, è la ricerca del sole. Il soul, come anche in Jackson, è la musica vitale e positiva che diverte e purifica. Può essere un pattern melodico che colpisce al cuore, la voce gridata che spinge per drammatizzare in mancanza di uno sviluppo musicale complesso, la dinamica e il ritmo che liberano il corpo, il pieno “orchestrale” della rock band, lo strillo dal sax.

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