A ruota libera by Gabriel García Márquez

A ruota libera by Gabriel García Márquez

autore:Gabriel García Márquez [García Márquez, Gabriel]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Le opportunità dei rinoceronti

È questo il paese di macerie che si ritrovò il governo dell’MPLA. Solo il 2 per cento della popolazione sapeva leggere e scrivere il portoghese, e una percentuale molto alta, soprattutto fra le donne di campagna, non lo parlava neppure. C’erano 200.000 tubercolotici, 600.000 malarici e 20.000 lebbrosi, quasi tutti abbandonati alla loro sorte. C’era pure un’incidenza mortale di poliomielite e dissenteria, e di malattie veneree incurabili. La poligamia, che tanto incuriosisce noi occidentali, sembra in realtà una difesa sociale contro la ferocia delle statistiche. La sua esistenza si fonda sull’esigenza permanente di partorire per rimpiazzare i morti. Tuttavia, la lotta era impari in Angola: su ogni 1000 bambini nati, 300 morivano il primo anno. Dopo tanti secoli ci sono solo 6 milioni di abitanti, quasi tutti neri puri, in un territorio tredici volte più grande del Portogallo.

Il fatto è che i colonialisti non diedero agli indigeni più opportunità che ai rinoceronti. Fomentavano il tribalismo in modo consapevole per impedire la formazione di uno spirito nazionale unitario: gli undici gruppi etnici individuati nel 1575 erano non solo intatti, ma anche molto più divisi di allora a causa di antagonismi artificiali. Agli indigeni della regione dei diamanti proibirono di seminare, affinché 25.000 agricoltori fossero costretti a lavorare nelle miniere. Gli indigeni del Sud, gente dedita alla pastorizia obbligata a pagare una tassa speciale per tenere un cane, venivano trasferiti in massa a nord e viceversa, per impedire radicamenti storici e disorientare le forze culturali e politiche che avrebbero potuto unificare la nazione. Il risultato di tale perversità secolare è che, tranne il ridotto gruppo dirigente, sono pochissimi gli angolani capaci di fare qualcosa, e sarebbe meglio se molti di loro non lo fossero. Infatti questi pochi costituiscono un’aristocrazia intellettuale retrograda e molto corrotta, cercano d’impedire a ogni costo le riforme sociali per conservare i loro privilegi, e hanno il modo e la forza per farlo: ben inseriti nella burocrazia amministrativa, per il momento sono intoccabili, perché sono gli unici a conoscerne gli intricati segreti. Invece, parecchi giovani contadini che vedevano la luce elettrica per la prima volta si sono dovuti occupare delle città. Un simpatico e giovane addetto dell’albergo non sapeva cambiare una lampadina, una centralinista ha domandato in quale nazione si trovava New York, e le lettere si accumulano in posta mentre si istruiscono nuovi postini che sappiano almeno leggere gli indirizzi. Questi corsi intensivi di vita pratica si svolgono contemporaneamente a una campagna di alfabetizzazione che ha un triplice proposito: insegnare a parlare il portoghese a chi non lo conosce, insegnare a leggere e a scrivere, e a servirsi degli esempi del sillabario per inculcare i principi del socialismo. La prima fase, naturalmente, consiste nell’alfabetizzare gli alfabetizzatori. L’intero paese va alle elementari.



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