A Venezia con un piccione in testa. by Giuseppe Culicchia

autore:Giuseppe Culicchia [Culicchia, Giuseppe]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Solferino
pubblicato: 2021-06-29T22:00:00+00:00

Il cambio di stagione

L’italiano in genere ama il caldo, ma se ne lamenta di continuo. Se durante l’inverno non vede l’ora che arrivi la stagione calda, d’estate immancabilmente sbrocca: «Madonna mia, non se ne può più di ’sto caldo». Certo il buco nell’ozono e i già citati mutamenti climatici non aiutano, e va detto che negli ultimi anni trascorrere l’estate in città è davvero diventata un’impresa, viste le punte di quaranta gradi e oltre toccate dal termometro. Ma in realtà le cose stanno così da sempre: l’italiano, pur agognandolo, si lamentava del caldo già negli anni Sessanta, quando il pianeta non dava ancora segni tanto percepibili di disagio in seguito al nostro impatto sulla biosfera, e semmai si temeva la catastrofe nucleare, al posto di quella ambientale. Sia come sia: l’italiano che si lamenta per il caldo a un tratto cede e ammette: «Guarda, a ’sto punto non vedo l’ora che arrivi l’inverno». Poi l’inverno finalmente arriva, e allora l’italiano attacca a lamentarsi del freddo. Intanto però se in città fa proprio tanto caldo e non dispone in casa dell’aria condizionata, l’italiano che d’estate non può permettersi le vacanze si rifugia al centro commerciale.

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