Agatha Raisin e le fate di Fryfam by M. C. Beaton

autore:M. C. Beaton [Beaton, M. C.]
La lingua: eng
Format: epub
Tags: Marion Chesney, wyckhadden, Hamish Macbeth, fate, Agatha, beaton, Evesham, witch, Avaro di mayfair, M.C. Beaton, Agatha Raisin, fryfam, strega di wyckhadden
ISBN: 9788898713011
editore: Astoria
pubblicato: 2014-09-23T22:00:00+00:00

6

Lizzie Findlay entrò, sbattendo le palpebre alla luce. Appariva piccola, scialba e spaurita.

“Avete intenzione di ricattarmi?” chiese.

“Niente affatto,” disse Charles. “Si levi il cappotto e si accomodi in sala.”

La aiutò a spogliarsi.

Quando furono tutti seduti di fronte al fuoco, Charles disse: “Abbiamo scoperto che lei passava del tempo con Tolly, a Norwich, spacciandosi per sua moglie”.

Lizzie impallidì. “Non andrete a dirlo a mio marito!”

“No,” disse Agatha. “Vogliamo solo sapere che cos’è questa storia. Non lo racconteremo nemmeno alla polizia.”

“Immagino di essere costretta a dirvelo,” ammise Lizzie, con gli occhi bassi in infelice contemplazione delle proprie mani sciupate dal lavoro. “Era iniziata l’anno scorso. Tolly era molto carino con me e chiacchieravamo un sacco durante quelle interminabili cene di caccia. Dopo un po’ io ho cominciato a raccontargli quanto fosse orribile il mio matrimonio e lui a raccontarmi di quanto fosse orribile il suo, e da cosa è nata cosa. Mio marito sta fuori parecchio e così a Tolly era venuta questa idea di prendere un appartamento in affitto a Norwich. Mio marito era in partenza per il Canada, sarebbe stato via un mese in visita ai parenti, e aveva annunciato che non mi avrebbe portata con sé. E quel mese insieme è stato il vero inizio. Ero preoccupata, temevo che Lucy ci scoprisse, ma Tolly diceva che a sua moglie non importava proprio un accidente, l’unica cosa che le interessava erano i soldi.”

“È possibile che il capitano lo abbia scoperto?” chiese Agatha. “Potrebbe essere lui l’assassino di Tolly?”

“Non lo so,” disse Lizzie, affranta. “Non ho fatto che domandarmelo.”

“L’abbiamo vista a Norwich, questo pomeriggio,” disse Charles. “Era trasformata… vestiti diversi, trucco, cose così. Ha un altro uomo, per caso?”

“No,” disse Lizzie, “e non ce ne sarà mai più uno, a questo punto. Sono intrappolata a vita. Tolly voleva fare un nuovo testamento…” Agatha lanciò un’occhiata trionfale a Charles. “Voleva lasciare tutto a me. Ma io gli avevo detto che Lucy l’avrebbe impugnato e ne sarebbe nato uno scandalo. Lui continuava a dire che si farebbe fatto concedere il divorzio, e io continuavo a chiedergli se ne avesse già parlato con Lucy, ma lui giurava sempre che gliel’avrebbe detto di lì a poco. E poi Tolly mi ha detto che avrebbe fatto un nuovo testamento, lasciandomi lo Stubbs, in quel modo io avrei potuto venderlo e liberarmi da mio marito.”

“E allora c’era davvero un altro testamento!” gridò Agatha.

Lizzie scosse la testa. “Non penso. Tolly mi ha detto di averne fatto uno su quei moduli prestampati che si comprano dal cartolaio, ma perché avrebbe dovuto farlo, quando per quanto ne sapeva magari mi sarebbe sopravvissuto?”

“Ma non capisce,” disse Agatha, eccitata. “Ipotizziamo che lui avesse fatto un nuovo testamento e che Lucy lo avesse scoperto; potrebbe essere stata lei a rubare lo Stubbs, per essere certa che non arrivasse in mano sua, signora Findlay.”

“Non ci ha ancora detto come mai lei continua ad andare in quell’appartamento a Norwich, e a vestirsi tanto elegante,” intervenne Charles.

La signora Findlay fece un sorrisino patetico. “L’affitto è pagato fino alla fine dell’anno.

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