Alekseij: Russian dolls (Italian Edition) by Anna J. Scott

Alekseij: Russian dolls (Italian Edition) by Anna J. Scott

autore:Anna J. Scott [J. Scott, Anna]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2020-08-25T22:00:00+00:00


Capitolo 15 - Mirela

Qualcuno bussa alla mia stanza per poi aprire la porta senza che io dia una risposta, tanto sarebbe stato inutile. Svogliatamente alzo lo sguardo e mi ritrovo a fissare gli occhi seri di Alekseij. Sembra diverso, oggi, la sua mascella è serrata e…

«Oh, mio Dio. È sangue quello?» dico notando delle macchie sulla sua camicia candida. Lui segue il mio sguardo con indifferenza.

«Maledizione, si è spostata la medicazione» borbotta. Solo ora mi accorgo che ha le mani impegnate con alcuni sacchetti di carta.

«Ti hanno sparato?» dico con occhi sbarrati, portandomi le mani alla bocca.

«Cosa c’è? Ti importa di me?» chiede quasi con un ghigno e io mi rilasso un po’. Qualunque cosa sia successa, lui è rimasto il solito stronzo, quindi sta più che bene.

«Cosa c’è lì?» chiedo per cambiare discorso, non ho voglia di rispondere altrimenti dovrei dire una bugia o alimentare il suo ego già smisurato. Perché sì, per un attimo, uno stupido attimo, mi sono preoccupata per lui.

«Il tuo vestito per stasera, dei trucchi per renderti presentabile, delle mollettine per capelli, delle scarpe…»

«Stasera?» dico iniziando a tremare.

«Sì, non crederai che resterai qui a scaldare il letto per sempre. Tu sei qui per un motivo. Stasera inizierai a lavorare.»

Inizio a piangere come una bambina, mi alzo e gli vado incontro, battendo i pugni sul suo petto scultoreo, infischiandomene della ferita.

Lui lascia cadere i sacchetti e mi blocca i polsi. Le mie urla si spengono quando mi rendo conto che siamo vicini. Troppo vicini. E quando annulliamo le distanze tra noi la lucidità si annebbia sempre un po’. Inspiro il suo profumo, tabacco e menta, non ho mai sentito l’odore di un uomo così a fondo prima e mi crea uno strano effetto. Un maledetto calore al livello del basso ventre e delle pulsazioni lì in basso.

D’un tratto ho la bocca secca e la inumidisco con la lingua. Gesto che non passa inosservato ad Alekseij che segue il movimento con una luce di desiderio negli occhi. Tempo un attimo e mi ritrovo stretta a lui, le labbra incollate alle mie. La sua lingua entra con prepotenza in me e, invece di ribellarmi, me ne sto inerme ad accoglierlo. Ci baciamo con veemenza, come non avevamo mai fatto prima e quando ci stacchiamo per riprendere fiato, mi accorgo che gli è venuto duro come il marmo.

«Ho paura» sussurro semplicemente, senza riferirmi a niente in particolare. Mi spaventa tutto, la serata che mi aspetta ma anche il momento che sto vivendo.

«Non devi, lo sai che finché ci sono io non potrà accaderti nulla di male. Perché non ci arrivi mai alle cose con la tua bella testolina? Come puoi anche solo temere che qualcuno ti posi le mani addosso? Non potrei sopportarlo. Tu questa sera servirai ai tavoli, farai la carina con i clienti ma non andrai nel privée. Però i miei fratelli stanno sospettando qualcosa e tu devi iniziare da qualche parte… capisci? Comunque ci sarò anche io» sussurra per poi riprendere possesso della mia bocca. Rispondo al bacio, lasciandomi andare alle forti emozioni che sto provando.



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