Antropocene by Emilio Padoa-Schioppa;

autore:Emilio, Padoa-Schioppa; [Padoa-Schioppa, Emilio ]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: La cultura scientifica, Farsi un'idea
ISBN: 9788815366634
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2021-08-15T00:00:00+00:00

I punti di svolta e i confini della Terra

Tutto quello che abbiamo visto fino qui non dovrebbe lasciare dubbi sul fatto che l’uomo è in grado di indirizzare diversi comparti del sistema Terra, e che questa possibilità è arrivata al suo culmine nel corso del XX secolo. Il complesso meccanismo di azioni e retroazioni, che ho cercato in parte di illustrare sinteticamente nelle pagine precedenti, rende inverosimile una meccanica lineare, che può essere accettata solo come una semplificazione della realtà e non come la sua rappresentazione fedele. Con questa premessa un gruppo di ricercatori, prevalentemente dello Stockholm Resilience Centre, ha messo a punto, in una serie di articoli di notevole impatto sulla comunità scientifica, un’analisi sulle traiettorie del sistema Terra e sui possibili punti di svolta determinati dall’Antropocene.

In questi articoli hanno sviluppato un ragionamento basato su due idee importanti, e alcuni corollari conseguenti. Prima di tutto hanno provato a schematizzare, con tutte le precauzioni del caso, la traiettoria del sistema Terra nei cicli glaciali-interglaciali, che hanno caratterizzato buona parte del Quaternario (come illustrato nella fig. 8, nell’immagine in alto) e hanno evidenziato come la Terra si stia spostando verso una traiettoria che la condurrà a situazioni che abbiamo già visto nel Pliocene o nel Miocene, a meno che non si riesca a stabilizzare l’aumento delle temperature entro i 2 °C. Lo stesso percorso è raccontato lungo l’asse del tempo (in basso nella fig. 8), mettendo in relazione la temperatura della Terra e la stabilità del sistema che aumenta con le temperature medie più elevate. Per «stabilità del sistema Terra» i ricercatori di Stoccolma intendono l’inverso dell’energia potenziale del sistema: quando il valore di stabilità è basso occorrono piccoli input di energia per portare il sistema in una nuova traiettoria, mentre quando il valore è alto servono grandi input per tornare verso la dinamica precedente. Questo lavoro rende evidente come sia necessario affrontare subito le crisi ambientali, a cominciare da quella climatica, perché più si temporeggia e rimanda, maggiori saranno gli sforzi per poterla affrontare.

Un secondo punto fondamentale che viene spiegato in questo lavoro è l’insieme di processi di feedback biogeofisici, alcuni dei quali contribuiscono a mantenere il sistema ai livelli presenti (feedback negativi, che annullano lo stimolo ricevuto, come quando toccando una piastra calda allontaniamo di scatto la mano, con un movimento automatico) e altri invece sono feedback positivi che aumentano lo stimolo ricevuto.

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