Bambini, abbecedari, giocattoli by Walter Benjamin

Bambini, abbecedari, giocattoli by Walter Benjamin

autore:Walter Benjamin [Benjamin, Walter]
La lingua: ita
Format: epub
editore: CLUEB
pubblicato: 2010-11-14T23:00:00+00:00


Antichi giocattoli

Da alcune settimane il Märkisches Museum di Berlino ha allestito un’esposizione di giocattoli che occupa una sala di media grandezza, e ciò suggerisce che i curatori non si sono concentrati su opere vistose o giocattoli-monstre, come le bambole a grandezza naturale per i principini, le grandi ferrovie o i giganteschi cavalli a dondolo. L’intento è innanzitutto di mostrare il tipo di giocattoli prodotti a Berlino tra Sette e Ottocento, e in secondo luogo quale aspetto potesse avere un armadio ben fornito di giocattoli in una casa della borghesia berlinese. Per questo si è scelto di esporre soprattutto pezzi appartenuti alle antiche famiglie locali, mentre agli oggetti di proprietà dei collezionisti viene data meno importanza.

Per spiegare la particolarità di questa esposizione, si può dire innanzitutto che essa raccoglie non solo giocattoli in senso stretto, ma anche molti oggetti che gravitano intorno all’area del gioco. Dove altro sarebbe possibile trovare oggi, tutti insieme, così tanti meravigliosi giochi di società, set per le costruzioni, piramidi natalizie e stereoscopi, per non parlare dei libri, degli atlanti e degli abbecedari illustrati? Tutti questi oggetti, a cui di solito non abbiamo accesso, offrono un quadro complessivo di gran lunga più vivido di quanto non farebbe un’esposizione organizzata in maniera più sistematica. E la stessa impostazione può essere ritrovata nel catalogo, che non è un elenco inanimato degli oggetti esposti ma un testo coerente, ricco di riferimenti precisi ai singoli pezzi così come di informazioni relative all’anno, alla fabbricazione e alla diffusione di ogni particolare tipo di giocattolo.

Tra questi il soldatino di piombo è il più studiato, almeno da quando Hampe, del Germanisches Museum, ha pubblicato una monografia sull’argomento. Qui essi si possono vedere posizionati su fondali suggestivi, come i volantini del teatro di marionette berlinese, ma ci sono anche altre figurine, soggetti borghesi o di campagna, collocate in scene di genere. A Berlino cominciarono ad essere prodotte relativamente tardi: nel XVIII secolo erano i negozi di ferramenta a trattare questo tipo di manufatti nella Germania del Sud, e ciò basta a farci capire come la figura del vero commerciante di giocattoli si sviluppi assai tardi, dopo un periodo in cui nelle vendite esisteva una rigida settorializzazione.

I precursori dei commercianti di giocattoli sono da un lato i tornitori, i venditori di ferramenta, di articoli di carta e oggetti decorativi, dall’altro i venditori ambulanti nelle città e nelle fiere. Ci sono persino particolari tipi di giocattoli definiti «di pasticceria», tra i quali una bambola di astragalo, conosciuta ancor oggi grazie ai racconti di Hoffmann, insieme alle riproduzioni in zucchero dei monumenti e alle forme di panforte come si facevano una volta. Oggetti di questo tipo sono scomparsi nella Germania protestante, mentre al contrario in Francia, persino nei sobborghi parigini più isolati, il viaggiatore attento può imbattersi in due delle principali figure di questa antica arte pasticciera: i bebè nella culla, che venivano solitamente regalati al fratello maggiore in occasione della nascita di un fratellino o di una sorellina, e il piccolo cresimando inginocchiato su un cuscino di



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