Basil Libro secondo by Wilkie Collins

autore:Wilkie Collins [Collins, Wilkie]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Fazi Editore
pubblicato: 2013-01-13T23:00:00+00:00

VI

Era ancora mattino presto, quando ci fu un forte bussare alla porta di casa e io sentii la padrona dire alla domestica: «Un signore chiede di vedere l’ospite che è arrivato ieri sera». Non appena udii quelle parole, i miei pensieri ritornarono alla lettera che avevo ricevuto il giorno prima: Mannion mi aveva già trovato? Mentre formulavo quel sospetto, la porta si aprì e il visitatore entrò.

Lo guardai senza parole per lo stupore. Era mio fratello maggiore! Era Ralph in persona che era appena entrato nella stanza!

«Allora, Basil, come stai?», disse, col suo solito fare noncurante e cordiale.

«Ralph! Tu in Inghilterra! Tu qui!».

«Sono arrivato dall’Italia ieri sera. Basil, sei terribilmente cambiato! Stento a riconoscerti».

Il suo tono cambiò mentre pronunciava quelle ultime parole. Lo sguardo di dolore e di allarmata preoccupazione con cui mi fissò mi arrivò dritto al cuore. Ripensai alle nostre vacanze da bambini; alla sua esuberanza nei miei confronti; ai suoi scherzi bonari a mie spese, al tempo della scuola; al forte legame che ci univa, in una strana combinazione della mia debolezza e della sua forza, della mia natura passiva e della sua esuberante; vidi che Ralph era cambiato ben poco da allora e mi accorsi, come mai mi era capitato, di quanto io mi fossi trasformato. Alla vista del suo viso amico e familiare, tutta la vergogna e il dolore per essere stato messo al bando dalla nostra casa mi ripiombarono addosso. Lottai con me stesso per mantenere l’autocontrollo e dargli allegramente il benvenuto, ma era uno sforzo troppo grande per me. Non appena gli strinsi la mano, dovetti voltare la testa, ancora vittima della mania da scolaretto di non farmi vedere in lacrime da Ralph.

«Basil, Basil! Cosa fai? Così non va. Alza gli occhi, e ascoltami. Ho promesso a Clara di tirarti fuori da questo disgraziato impiccio, e lo farò. Prendi una sedia e dammi da accendere. Adesso mi siedo sul tuo letto, mi fumo un sigaro e ci facciamo una lunga chiacchierata».

Mentre si accendeva il sigaro, lo guardai con maggiore attenzione. Anche se era sempre lo stesso nei modi, anche se la sua espressione conservava ancora la spensierata leggerezza dei giorni passati, notai che sotto altri aspetti era leggermente cambiato. I suoi lineamenti erano diventati più volgari, la vita dissoluta cominciava a lasciare il segno. La sua figura asciutta, scattante e muscolosa si era ingrossata, era vestito con poca cura, di tutti ciondoli e le catenine di un tempo non ne restava nemmeno uno. Ralph sembrava essere prematuramente diventato un uomo di mezz’età, dall’ultima volta che lo avevo visto.

«Dunque», cominciò, «prima di tutto il mio ritorno. Il fatto è che la mia morganatica signora», riferendosi alla sua ultima amante, «voleva vedere l’Inghilterra e io ero stanco di stare all’estero. Così l’ho portata con me e abbiamo intenzione di vivere tranquillamente, da qualche parte nei dintorni di Brompton Park. Quella donna è stata la mia salvezza: devi assolutamente venire a conoscerla. Mi ha fatto smettere del tutto di giocare; stavo galoppando dritto verso l’inferno, quando mi ha fermato – ma tu sai tutto, ovviamente.

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