Calypso by David Sedaris

Calypso by David Sedaris

autore:David Sedaris [Sedaris, David]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Anthologies (multiple authors)
ISBN: 9788852096266
Google: 2_WdDwAAQBAJ
editore: Mondadori
pubblicato: 2019-07-22T16:00:00+00:00


La cura del silenzio

A parte qualche rara cena a casa di un vicino, mio padre ormai si veste bene solo per andare a messa. Quando ero piccolo lasciava me e le mie sorelle a catechismo, dopodiché andava al circolo a giocare a golf per tornare alla fine della funzione, in genere quando gli altri se n’erano andati e davanti alla chiesa deserta rimanevamo solo noi. Ora invece ci va ogni settimana.

«In giacca e cravatta?» gli ho chiesto.

«Be’, certo» mi ha risposto. «Secondo te?» Era fine maggio ed era seduto nella veranda del Flutto di mare a guardare l’oceano, quel giorno relativamente calmo e color topazio. A tavola c’erano anche Amy e Lisa. Hugh ci aveva preparato dei tramezzini con bacon, lattuga e pomodori, e quando ce li ha posati davanti mio padre si è sfregato le mani. «Fan-ta-sti-co!»

Anche da anziano mio padre è rimasto un bell’uomo, ha la pelle ancora piuttosto liscia e un naso invidiabile, di quelli facili da disegnare, tutti linee rette e nessuna protuberanza. Vorrei averlo ereditato, e invece assomiglio a mia madre: narici così grandi che potrei infilarci delle olive. Mio padre ha ancora quasi tutti i capelli, qua e là perfino piuttosto scuri. Quel giorno erano coperti da un berretto con la visiera che gli avevo comprato a Londra. Era di cotone, con un’allegra stampa a scacchi, e anche se ricevendolo aveva dichiarato che gli faceva orrore lo indossava da quando era arrivato.

«Perché vuoi sapere come mi vesto per andare a messa?» mi ha chiesto.

Gli ho raccontato che qualche giorno prima, durante il viaggio da Raleigh a Emerald Isle, io, Hugh e Amy ci eravamo fermati in una griglieria. Era mezzogiorno di domenica, in un paesino del North Carolina orientale. Immaginavo che la gente venisse perlopiù da messa, e avevo trovato interessante che gli unici uomini in giacca e cravatta fossero messicani. «Tutti gli altri avevano pantaloni sportivi e polo» ho detto. «Erano in pantaloni anche le donne.»

«E allora?» ha detto mio padre.

«Niente, è solo un dettaglio che ho notato. Noi da piccoli dovevamo vestirci bene. Adesso mi dicono che la gente va a messa in calzoncini corti, se non con i pantaloni della tuta.»

Mio padre ha fatto una smorfia. «Be’, non alla parrocchia della Santissima Trinità.»

Prima di trasferirsi, negli anni Ottanta, la nostra chiesa aveva sede in un edificio di pietra nel centro storico di Raleigh. Era un quartiere considerato difficile, perlomeno da quelli di periferia come noi, e pur non essendo mai successo niente di grave, ogni tanto qualche emozione la regalava. «Papà, ti ricordi quella volta che dovevi andare dal prete e io ti ho accompagnato?» ha chiesto Lisa. «Mentre tornavamo a casa, un tizio di colore ce lo fece vedere. Avrò avuto dodici o tredici anni, e quello tirò fuori il pene e cominciò ad agitarlo.»

«Ah, è vero.» Papà si pulì la bocca. «Me lo ricordo come se fosse ieri!»

«A quel punto tu facesti dietrofront per vederlo di nuovo.»

Lui rise. «Ce l’aveva grosso!»

«Un padre in genere protegge la figlia da certe cose» ha detto Lisa.



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