Ci vediamo tra poco by Tommaso Fusari

Ci vediamo tra poco by Tommaso Fusari

autore:Tommaso Fusari [Fusari, Tommaso]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852084751
editore: Mondadori
pubblicato: 2017-12-11T23:00:00+00:00


6

Non servì niente. Non servì l’arrivo dell’ambulanza che per qualche assurda ragione provò a dirmi di rimanere lì, in casa, da sola, non servì la corsa fino all’ospedale completamente contromano. Non servì il codice rosso, né tutti i tentativi di rianimarla.

Mia madre morì quella sera, in casa, mentre mi aspettava.

Da sola.

Perché io non c’ero, non ero lì con lei, ero da qualche altra parte, e sarebbe potuto essere il posto più bello del mondo, ma era il posto sbagliato.

Se qualcuno mi avesse chiesto, di lì a qualche anno, cosa avrei voluto cambiare nelle scelte fatte negli ultimi cinque anni avrei sicuramente risposto: “Quella sera non sarei uscita”.

E mi faceva malissimo non sapere se sarebbe cambiato davvero qualcosa.

Non avrei mai saputo cosa sarebbe successo.

C’era sempre quella via alternativa a tenermi sospesa. Il coraggio non è scegliere una delle due strade, ma è imboccarne una accettando di non sapere mai cosa sarebbe successo scegliendo l’altra.

E io non avrei mai saputo se mia madre si sarebbe potuta salvare se io fossi stata in casa quella sera. Non avrei mai saputo quanto tempo era passato dopo il suo collasso, quanto tempo era rimasta lì, sul pavimento freddo, cercando forse di chiamarmi, o forse no, forse neanche quello. In bilico, tra ciò che era stato e ciò che sarebbe potuto essere.

E i miei diciotto anni mi sembrarono improvvisamente molti di più, mi sembrava di essermi persa un sacco di cose belle, di essere stata catapultata direttamente lì, in un buco nero dal quale non riuscivo a uscire. Il profumo dei biscotti venne spazzato via dal gelo pungente di Torino e dalla sua pioggerellina fina che mi bagnava il cappuccio mentre un vecchio prete snocciolava le sue quattro o cinque frasi preimpostate per ricordare a tutti e a se stesso che Dio è misericordioso, che c’è un disegno per tutti noi, che il regno dei cieli è un premio, e che da un prato vengono raccolti i fiori più belli. Viola non mi lasciò la mano per tutto il tempo.

Avrei voluto alzarmi in piedi, andare da quel prete e sussurrargli all’orecchio: “Ti svelo un segreto, Dio non esiste”. Glielo avrei voluto dire con tutta la rabbia del mondo: “Dio non esiste, e se esiste è impegnato a fare altro, non gliene importa niente delle nostre vite, tantomeno della tua”.

Non versai una lacrima. Ero lì ma non ero lì, come se vedessi la scena dall’alto, il mio corpo era solo un involucro con niente dentro.

C’era anche la signora Lidia. La dolcissima signora Lidia. Mi strinse tra le braccia e il suo profumo al cedro, mi diede un bacio prolungato sulla guancia, per poi prendermi il viso tra le mani.

«Sii forte piccola mia, sii forte» mi disse, e invece erano anni che io desideravo poter essere debole. Poter piangere, lasciarmi andare alle ingenuità, avere paura e sentirmi dire che invece non c’era niente di cui aver paura. Avevo un disperato bisogno di aspettare il Natale con ansia sperando con tutto il cuore che Babbo Natale mi avesse portato



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