Citt del Vaticano by Francesco Clementi;

Citt del Vaticano by Francesco Clementi;

autore:Francesco, Clementi; [Clementi, Francesco ]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Diritto, Universale Paperbacks il Mulino
ISBN: 9788815353603
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2019-08-15T00:00:00+00:00


3. Il sommo pontefice, capo dello Stato

Il sommo pontefice è il sovrano assoluto dello Stato della Città del Vaticano, avendo «la pienezza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario» (art. 1, comma 1, l.f. 2001).

Non vi è atto normativo che non sia sottoposto alla considerazione del sommo pontefice per il tramite della Santa Sede, che è anche il suo mezzo per la rappresentanza dello Stato nei rapporti con gli Stati esteri e con gli altri soggetti di diritto internazionale, per le relazioni diplomatiche e per la conclusione dei trattati (art. 2, l.f. 2001).

Come riaffermato anche dalla nuova legge sulle fonti (cfr. cap. V), il pontefice può promulgare leggi per lo Stato della Città del Vaticano o delegare, in via provvisoria o permanente, l’esercizio del potere ad altri, ossia, a oggi, alla Pontificia Commissione e al cardinale presidente del Governatorato.

Le leggi emanate dal pontefice, in genere con Motu Proprio, rappresentano una fonte sovraordinata rispetto alle altre leggi. Inoltre, poste in essere dal sovrano, in «certa scienza, con la pienezza della Nostra Sovrana autorità», esse si caratterizzano per avere consuetamente un carattere di generalità e di astrattezza e per non dover rispettare alcun procedimento legislativo.

Il papa è eletto direttamente dai cardinali elettori nel conclave, termine che identifica sia l’assemblea di questi sia il luogo fisico – di norma la Cappella Sistina e l’area circoscritta nella quale sono preclusi i contatti con l’esterno – dove si procede all’elezione (che tradizionalmente, infatti, è chiusa a chiave, appunto cum clave, fino a elezione avvenuta).

Dal punto di vista simbolico, vale la pena notare che la tiara o triregno (copricapo simbolo nelle tre corone del suo essere padre dei re, rettore del mondo, vicario di Cristo), pur comparendo tuttora negli stemmi dello Stato della Città del Vaticano e della Santa Sede, non è stata più utilizzata dagli ultimi tre pontefici e che l’ultima incoronazione è avvenuta nel 1963. Peraltro, Benedetto XVI nel proprio stemma ha scelto di sostituire la tiara con la mitria.

L’elezione del pontefice, cioè la scelta del vescovo di Roma, per tutto il primo millennio è avvenuta sostanzialmente secondo la formula procedurale dell’elezione fatta «dal clero e dal popolo»; dal 1059, con il decreto di Nicolò II In nomine Domini, è stato previsto che a eleggere il pontefice siano soltanto pochi e autorevoli membri del clero romano, i cardinali (o più esattamente i vescovi-cardinali), mentre solo più tardi il collegio elettorale verrà allargato anche agli altri cardinali (quelli presbiteri e diaconi), raggruppati secondo la classica tripartizione dell’ordine sacro (diaconi, presbiteri, vescovi) già delineata da sant’Ignazio di Antiochia nel II secolo.

Il conclave, nella sua qualità di punto iniziale e finale nella storia di quella che Walter Ullmann ha definito la «monarchia papale», ha subito molte evoluzioni nel corso dei secoli. Nel tempo, infatti, si sono evidenziate, de iure et de facto, modalità diverse non soltanto nel modo di elezione del pontefice – come la nomina per acclamazione da parte del Collegio dei cardinali o l’elezione per compromesso, cioè la delega della decisione da parte del Collegio cardinalizio



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