Come funziona Google by Jonathan Rosenberg Eric Schmidt

Come funziona Google by Jonathan Rosenberg Eric Schmidt

autore:Jonathan Rosenberg Eric Schmidt [Eric Schmidt, Jonathan Rosenberg]
La lingua: ita
Format: azw3, mobi
editore: Etas
pubblicato: 2014-09-30T22:00:00+00:00


1 Le ha mandato un mazzo di rose e un puzzle, le rose per stimolare la sua curiosità su quel ragazzo che non aveva mai incontrato, e il puzzle per misurarne l’intelligenza. Era intelligente, ma ha accettato ugualmente di uscire con Jonathan.

2 Jonathan ha ricevuto la proposta di assunzione da Google nel febbraio 2000, e per tutta una serie di ragioni, nessuna delle quali aveva senso, l’ha rifiutata. Due anni dopo, quando Eric gli ha sottoposto un’altra offerta, l’ha accettata.

3 Vi ricordate il modello ASA? Vedi Benjamin Schneider, “The People Make the Place”, Personnel Psychology, settembre 1987. Qui entra in azione la prima A: un circolo virtuoso di professionisti che attirano altri professionisti, costruendo una cultura dell’eccellenza.

4 Marissa Mayer l’aveva letto su un volantino affisso in bacheca nella palazzina che ospitava la facoltà di Computer Science, quando studiava a Stanford. Lo slogan l’aveva colpita e l’ha riutilizzato in Google.

5 Sky Map è stata sviluppata in Google e lanciata nel 2009. Il codice è diventato open source nel 2012.

6 Citato in “IT Growth and Global Change: A Conversation with Ray Kurzweil”, McKinsey Quarterly, gennaio 2011.

7 Come accade quasi sempre con gli aforismi attribuiti a Ford, non possiamo essere sicuri che l’abbia detto veramente lui.

8 O quantomeno, usa questa espressione quando parla con non accademici. (Nelle sue ricerche spiega che queste persone hanno una “teoria incrementale” dell’intelligenza, della personalità o di altre qualità positive.) Il suo testo divulgativo è Mindset: The New Psychology of Success, Random House, 2006. Trad. it. Mindset: cambiare forma mentis per raggiungere il successo, Franco Angeli, 2013.

9 Elaine S. Elliott, Carol S. Dweck, “Goals: An Approach to Motivation and Achievement”, Journal of Personality and Social Psychology, vol. 54, n. 1, gennaio 1988, pp. 5-12.

10 Per la spiegazione innovativa fornita dalla Dweck in merito all’influenza esercitata dalle diverse mentalità sulla motivazione e sull’apprendimento effettivo nei bambini, vedi Carol S. Dweck, “Motivational Processes Affecting Learning”, American Psychologist, vol. 41, n. 10, ottobre 1986. Gli animali da apprendimento hanno anche una qualità collaterale, una combinazione di passione e perseveranza, che gli psicologi chiamano “grit” (grinta). La psicologa Angela Duckworth e i suoi colleghi hanno scoperto che le persone “più grintose” sono più inclini a perseverare nonostante le battute d’arresto e le tentazioni, e di conseguenza perseguono con successo obiettivi di lungo termine come la laurea, un piazzamento elevato nella classifica del National Spelling Bee (una gara nazionale di competenza linguistica) e il successo nel programma di addestramento “Beast Barracks” dell’Accademia militare di West Point. Vedi Angela L. Duckworth, Christopher Peterson, Michael D. Matthews e Dennis R. Kelly, “Grit: Perseverance and Passion for Long-Term Goals”, Journal of Personality and Social Psychology, giugno 2007, vol. 92, n. 6.

11 Lettera al suo biografo, Carl Seelig, 11 marzo 1952, Einstein Archives 39-013, tratta da The Expanded Quotable Einstein, Princeton, 2000.

12 Partendo, magari, dalle basi della grammatica.

13 Tina Fey ha riportato questa citazione a Eric quando l’ha intervistata sul palcoscenico di Google il 20 aprile 2011.

14 Lasciamo fuori i borg, perché l’assimilazione non promuove la diversity



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