Come l'America fu costretta a farsi scoprire by Riccardo Pazzaglia

Come l'America fu costretta a farsi scoprire by Riccardo Pazzaglia

autore:Riccardo Pazzaglia
La lingua: ita
Format: mobi, azw3, epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Quando dall'alto del suo castello Beatrice de Bobadilla, la signora della Gomera, vide entrare in porto la flotta e, a poppa della nave ammiraglia, la Maria la Gallante (cioè «Maria che galleggia»), scorse la figura di Cristoforo Colombo, divenne raggiante di gioia e di orgoglio: era stata l'ultima donna andata a letto con il genovese prima della scoperta delle Indie. Chiamata sulla torre dalle bombarde e dai «lanzafochi» delle navi che, entrando in porto pavesate a festa, sparavano a salve in suo onore, salutò l'eroe che tornava e fece mettere previdentemente altra legna nel camino.

Sebbene zoppicante per la gotta, che si faceva sempre più sentire, l'Ammiraglio si arrampicò fino all'alcova di Beatrice per ripetere a letto le passate manovre che gli avevano portato fortuna. Era il 5 ottobre 1493. Da Cadice la flotta aveva salpato le ancore il 25 settembre. E soltanto domenica 3 ottobre, perché sballottolata dal maltempo fra le Canarie, la seconda spedizione parte finalmente dall'Isola del Ferro: quella, dell'arcipelago, che si spinge più avanti nell'Oceano.

Ma un'altra tempesta li stava aspettando, quando erano ormai a molti giorni di navigazione. Cominciò il 26 ottobre. Sulle navi uomini e carico venivano inzuppati dalle onde, e gli equipaggi sgottavano continuamente l'acqua che si infiltrava sotto coperta. Nel vento si sentivano i nitriti dei cavalli dello squadrone, che poi erano quasi tutte femmine già incinte, che avrebbero dovuto popolare le terre da scoprire. Vi si univano gli strilli delle otto scrofe comprate a La Gomera insieme con sementi di aranci, limoni e vitigni. Cani, gatti, galline, mucche, pecore e capre facevano di ogni nave un'arca piena di nitriti, muggiti, belati e altre voci assortite.

Dall'ammiraglia, la più salda di tutte, Colombo guardava con trepidazione alla sua coraggiosa caravella, la Niña, che entrava e usciva dalle onde spumose. E, dietro, la San Juan, la Gallega, la Cardera e le altre, quasi sparite nella pioggia.

Dopo una notte di angoscia, soltanto poco prima dell'alba, quando le luci dei foconi e delle lanterne, che si erano tutte spente, cominciarono a riapparire e si poterono contare, l'Ammiraglio seppe che tutte le navi della flotta erano salve e di nuovo riunite in convoglio.



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