Come Sabbia Nelle Mutande by Federico Maria Rivalta

Come Sabbia Nelle Mutande by Federico Maria Rivalta

autore:Federico Maria Rivalta [Rivalta, Federico Maria]
La lingua: eng
Format: epub, azw3
ISBN: 9781500174071
Google: KlLToAEACAAJ
editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
pubblicato: 2014-06-11T22:00:00+00:00


CAPITOLO 14

A differenza del campo di Frassanelle, quello della Montecchia offre uno scenario meno suggestivo, tuttavia, dal punto di vista delle strutture a disposizione dei giocatori e per la qualità del manto erboso, è uno tra i campi migliori in Italia. Per quella domenica la Montecchia ospitava una gara del circuito Caffè del Doge: uno degli appuntamenti amatoriali più importanti dell’annata golfistica.

Nel golf amatoriale solitamente i giocatori in gara sono divisi in gruppi di quattro, definiti flight. Nel caso di Riccardo, la segreteria aveva accolto la richiesta di giocare in flight con Luca, a condizione che fossero presenti altri due soci del circolo ospitante che non conoscevano.

Sia lui che Luca erano partiti abbastanza bene girando le prime otto buche in pari con il loro handicap. Le cose per entrambi peggiorarono alla buca nove: Luca aveva fatto il primo colpo dall’area di partenza sollevando la testa in anticipo rispetto alla chiusura del colpo. La conseguenza fu uno slice, ossia una traiettoria che parte dritta, ma dopo poco comincia una lenta ma dolorosa azione di curva a destra, in quel caso facendo cadere la pallina fuori dai limiti del campo.

Nel golf, a differenza del rugby o della boxe, non c’è la possibilità di sfogare fisicamente la frustrazione per un errore. Luca fece ricorso a tutto il suo autocontrollo per non scagliare il drive a sua volta fuori limite e, da fervente cattolico, si limitò a recitare un sommesso rosario di preghiere adattate alla circostanza. Faticando a trattenere le risate, Riccardo si addressò a sua volta per tirare. Registrando tra sé di non fare lo stesso errore di Luca, rimase troppo piegato con la schiena e fece ruotare troppo poco i fianchi: ne risultò una traiettoria troppo curva a sinistra che fece cadere la pallina con dolcezza sull’erba alta nei pressi della sponda di un laghetto. Il morbido rimbalzo in avanti le fece raggiungere la discesa priva di erba verso l’acqua. L’ultimo metro di rotolo fu una sofferenza per Riccardo che da lontano poté assistere, impotente, al varo nel laghetto della sua pallina e delle sue speranze di vittoria.

Quando un giocatore, in una gara a punti, non riesce a chiudere la buca entro un limitato numero di colpi, nello score deve indicare una mesta X. Da quella buca in poi la gara fu un calvario: tra palline perse nei boschi, in acqua o fuori limite i loro score avevano più X di un sito porno.

Rientrato nell’elegante club house del circolo, Riccardo individuò immediatamente Giulia, seduta a un tavolino del bar, attorniata da un gruppo di soci che non volevano perdere l’occasione di conoscere il più bel magistrato del tribunale.

Quando vide Riccardo, Giulia si alzò e gli andò incontro. Si salutarono con un veloce bacio sulle labbra e tanto bastò per far scemare tutto l’interesse giusnaturalista, soprattutto naturalista, degli altri pretendenti.

Ordinarono due piadine e due birre. «Com’è andata la tua gara?»

Mentre Giulia formulava la domanda, sfilò davanti a loro Luca che rispose per l’amico: «Credo che la sconfitta di Waterloo al confronto sia stata



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