Command Authority by Tom Clancy & Mark Greaney

Command Authority by Tom Clancy & Mark Greaney

autore:Tom Clancy & Mark Greaney [Greaney, Mark]
La lingua: ita
Format: mobi
editore: Rizzoli
pubblicato: 2014-12-03T23:00:00+00:00


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Ai piloti dei V-22 Osprey piace dire che possono volare due volte più veloci e cinque volte più lontani di un elicottero, e benché siano difficili da governare, coloro che li pilotano vanno particolarmente fieri dei loro mezzi d’avanguardia.

I due velivoli in arrivo su Sebastopoli erano denominati Steadfast 41 e Steadfast 42. Appartenevano alla squadriglia di convertiplani VMM-263 del 2° Marine Aircraft Wing, a cui era stato dato il pittoresco nome di «Thunder Chickens» quand’erano elicotteri da trasporto al tempo della guerra di Corea, e quel soprannome era rimasto negli anni durante i vari passaggi da un inquadramento all’altro. I Thunder Chickens diventarono una squadriglia di convertiplani nel 2006, e da allora hanno trasportato truppe e attrezzatura da e per zone di guerra in Iraq e in Afghanistan.

In questa missione estrema sulla penisola della Crimea, lo Steadfast 41 trasportava diciotto fucilieri dei Marines, oltre all’equipaggio che consisteva in due piloti, due mitraglieri e un capo velivolo. Lo Steadfast 42 trasportava sei fucilieri dei Marines oltre ai cinque uomini dell’equipaggio.

L’età media dei fucilieri sul retro dei due velivoli era di soli ventun anni e, come spesso accade nell’esercito, nessuno aveva detto ai Marines sugli Osprey che avrebbero dovuto evacuare una base segreta della CIA. Non sapevano molto, oltre al fatto che si sarebbero ritrovati in una situazione instabile, quanto a combattimenti, atterrando su un qualche sito diplomatico USA, e avrebbero estratto tra i quindici e i venti americani che erano sotto il fuoco nemico da ogni parte.

E sapevano un’altra cosa. Durante il viaggio erano stati informati che avevano l’autorizzazione weapons-free nel luogo di destinazione, il che significava che avrebbero potuto sparare; una buona notizia, visto che erano già stati avvertiti che a loro avrebbero sparato.

I due grossi velivoli sorvolarono la zona un paio di volte in modalità di aereo; i grandi rotori sulle ali dei V-22 erano puntati avanti per poter servire da enormi propulsori. Steadfast 41 e Steadfast 42 sorvolarono la città a mille piedi di quota con una velocità al suolo di oltre duecento chilometri orari. Gli assalitori sul luogo fecero poco più che alzare la testa verso i fragorosi aerei con quegli enormi propulsori. La gran parte esitò; non avevano mai visto un Osprey ed ebbero la sensazione che fossero velivoli nemici. Detto questo, l’ultima squadriglia nemica non aveva fatto che sorvolare l’area per poi allontanarsi, quindi la gran parte degli assalitori non si fece scoraggiare dall’arrivo di quegli strani apparecchi.

La torretta con mitragliatrice nel ventre dei due velivoli ruotava mentre i mitraglieri all’interno guardavano attraverso le termocamere a infrarossi a caccia di obiettivi, usando le coordinate ricevute dall’uomo all’altro capo della radio.

La mitragliatrice veniva chiamata Interim Defensive Weapon System; era un’aggiunta recente alla struttura dell’Osprey, che dava al massiccio velivolo da trasporto la possibilità di fare fuoco a trecentosessanta gradi. Prima che fosse installato l’IDWS, i V-22 dovevano affidarsi a elicotteri di supporto e il singolo cannone calibro cinquanta sparava dalla rampa posteriore aperta, il che limitava molto la sopravvivenza del velivolo durante operazioni di combattimento.

Il cannoniere



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