Il Santuario Dei Delitti by C. L. Grace

autore:C. L. Grace [Grace, C. L.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Capitolo 7

Kathryn e Colum si diressero nella Mercery, dove le case dei ricchi affiancavano quelle dei poveri. Le abitazioni degli artigiani non erano altro che capanne con il tetto di paglia, che lasciava passare l’acqua quando pioveva. Le dimore dei ricchi, invece, erano solidi palazzi intonacati, i cui cornicioni del tetto erano sorretti da grottesche cariatidi dall’aspetto di folletti e mostri ghignanti. Murtagh guardò lo stretto nastro di cielo azzurro tra le case.

‒ Non mi sono mai piaciute le città.

Continuava a toccare l’impugnatura del pugnale e fissava irrequieto i tetri vicoli, così bui che si rendeva necessario illuminarli anche di giorno con le lanterne.

Giunsero, infine, alla Taverna del Leone, afosa e soffocante a causa del grande fuoco sul quale arrostivano tre o quattro spiedi girati da sguatteri dal volto sudicio.

Kathryn e Colum si accomodarono a un tavolo accanto alla finestra. Una serva sudata portò loro carne di maiale e un filetto di carpa in una gustosa salsa piccante.

Al centro del locale c’era una grande tavolata costituita prevalentemente da pellegrini che aspettavano che il cuoco portasse loro gli spiedi, per poter suddividere la carne in porzioni.

Kathryn mangiava con compostezza ed eleganza, pulendosi di tanto in tanto le dita in una ciotola d’acqua e poi asciugandole nel tovagliolo. Colum era convinto che avrebbe fatto una gran figura a corte.

‒ A che cosa pensate?

‒ Mi dispiace di avere perso le staffe con Brantam. ‒ E bevve un sorso di vino. ‒ Devo ricordarmi che non sono più in guerra. Sono stato molto volgare e sventato anche con voi. Non dev’essere facile essere una donna medico, quando si ha a che fare con uomini come Cotterell!

‒ Il problema è loro, non mio!

‒ Perché non usate il nome di vostro marito?

Kathryn si strinse nelle spalle.

‒ È una domanda che tutti mi fanno. ‒ E guardò due gatti che si azzuffavano per un topo. ‒ Mio marito non c’è più. Sono una vedova. ‒ Fece un sospiro. ‒ Almeno, questa, è la mia condizione, a tutti gli effetti.

‒ Il suo cadavere non è stato trovato?

Kathryn lo fissò negli occhi e Colum capì di averla punta nel vivo.

‒ Lasciamo perdere ‒ fu la sua risposta.

Colum cercò di nascondere il proprio imbarazzo.

‒ Avete dei sospetti sull’assassino dei pellegrini?

Kathryn aveva caldo ed era stanca. Non vedeva l’ora di tornare a casa. La veste pesante le si appiccicava al corpo in quella taverna afosa. Appoggiò la schiena alla parete.

‒ So solo che il colpevole è un uomo colto che conosce Canterbury e detesta il nostro santuario. Però, potremmo aver sbagliato tutto il resto, potrebbe essere un medico non compreso nella lista di Newington.

‒ Newington ha fatto un lavoro accurato.

‒ Va bene, ma se è semplicemente un uomo qualunque che ha per caso accesso a farmaci e pozioni? Dovremmo far sorvegliare tutti i nostri indiziati, perlomeno.

‒ È impossibile ‒ tagliò corto Colum. ‒ Non ne abbiamo il diritto e non potremmo comunque dimostrare le nostre accuse davanti a un magistrato. I medici, come dite voi stessa, possono andare dove vogliono, hanno persino le chiavi delle postierle per la notte.

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