Conversazione su Beckett by Theodor W. Adorno

Conversazione su Beckett by Theodor W. Adorno

autore:Theodor W. Adorno
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788831312394
editore: L'orma editore
pubblicato: 2019-07-30T00:00:00+00:00


Proiezione

fischer: A questo punto forse dovrei provare a spendere qualche parola sul cosiddetto «angolo d’immunità». Può anche darsi che si tratti di una tesi completamente errata, ma ritengo che sia strettamente correlata al profondo rapporto che intercorre tra Beckett e Pitagora, e la matematica in generale. Il triangolo rettangolo isoscele, uno dei più alti esiti della matematica, rappresenta l’ordine perfetto: con angoli di 90 e 45 gradi e la formula «a2 + b2 = c2» tutto è in ordine. È ciò di cui il cubismo, Lissitzky e Malevič si sono serviti: vale a dire un mondo matematizzato, un mondo in perfetto ordine. Ma nell’attimo in cui questo triangolo viene deformato, a deformarsi è il mondo intero, e lo stesso rapporto dell’io con questo mondo dell’ordine e del caos; tant’è che questo povero clown, perseguitato e di colpo sbalzato alla percezione, e che tra l’altro è stato cacciato nel suo mondo letteralmente a calci, ecco che come se non bastasse lo si sottopone all’essere percepito, lo si considera responsabile di qualcosa e infine lo si dichiara colpevole.

boehlich: Non starà mica parlando dell’ordine «superiore»? È una cosa che mi ha sempre disturbato un po’.

falkenberg: La questione dell’istanza ultima è ancora aperta.

fischer: Limitiamoci a dire semplicemente ordine e istanza, e tralasciamo l’aggettivo «superiore».

boehlich: Se la tesi del solipsismo letterario è corretta, e credo che su questo punto il signor Adorno abbia perfettamente ragione, oltre all’io pensante, o al pensiero dell’io, non dovrebbe esserci nessun’altra istanza… [brusio di voci]

esslin: Nel momento in cui lei si mette a sedere e comincia a scrivere qualcosa, un’altra istanza si presenta per chiederle: «Che cosa stai scrivendo?», oppure «Va bene o è robaccia?». Lo stesso Beckett una volta mi ha confidato il modo in cui lavora: «Mi siedo davanti a un foglio bianco,» mi ha detto «e comincio a concentrarmi; poi, se sono fortunato, riesco a sentire una voce. Allora metto in campo tutta la mia… [brusio di voci] …tutta la mia preparazione e forza critica per dare forma a questo materiale grezzo». In altre parole qui entra in funzione il processo produttivo dello scrittore, che si presenta come una scissione, una scissione tra un’istanza primaria e un’istanza secondaria.

fischer: Credo però che tutto ciò non riguardi unicamente lo scrittore. A questo punto farò a meno dell’espressione «ordine superiore», a causa dell’aggettivo «superiore», troppo connotato. Ma si ricordi di Clov, di quando d’improvviso prende a fare ordine…

falkenberg: Signor Fischer, può completare la sua citazione così che… [brusio di voci]

fischer: …durante la conversazione con Hamm, Clov comincia all’improvviso a mettere in ordine, con questa meravigliosa formula: «Ogni cosa al suo posto estremo, sotto la polvere estrema»40. Ecco che cos’è l’ordine per lui. Ciò che c’è di singolare in Film è che, rispetto al perseguitato in movimento, l’altro io è divenuto del tutto inerte, completamente impietrito, perfettamente impassibile. Dopotutto è proprio a questo io permanente, impietrito, che alla fine bisogna rendere conto.

boehlich: Sì, ma questo io permanente, impietrito, potrebbe essere la prefigurazione dell’io morto, e con ciò si potrebbe chiudere la questione.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.